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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Viaggiare: cos'è il 'code sharing'

Una compagnia aerea, tramite questo accordo con altre compagnie, può così proporre delle tratte che solitamente non fanno parte delle sue rotte

Molto spesso, quando stiamo per intraprendere un nuovo viaggio, uno dei principali dubbi che ci attanagliamo è quello che riguarda il peso massimo consentito del bagaglio sull'aereo ed il numero di valigie ammesse in cabina.

Il dubbio diventa ancora maggiore quando ci imbarchiamo su un volo in 'code sharing'. Ma cosa si intende per code sharing? Si tratta di un accordo stipulato tra diverse compagnie aeree sulla base del quale un vettore commercializza un determinato volo che appartiene ad un altro vettore. In questo modo le compagnie aeree possono vendere anche tratte che di solito non coprono. 

Nel code sharing sono coinvolti la compagnia aerea che effettua il servizio (Operating Carrier) e la compagnia che vende quel servizio ed anche il biglietto (la Marketing Airline). 

Quest'ultima guadagna ampliando il proprio raggio d'azione e mettendo a disposizione dei clienti ulteriori tratte. L'Operating Carrier invece guadagna di più riempendo i posti disponibili ed aumentando i guadagni senza impiegare risorse interne.

Il vantaggio esiste anche per il passeggero, perchè vola su nuove rotte potendo utilizzare le regole della compagnia di bandiera del proprio paese e dell'assistenza locale

In questi casi ovviamente, in caso di ritardi e/o cancellazioni, c'è una responsabilità solidale di entrambi i vettori. Anche in presenza di più scali si effettua un solo check-in.

Quando ci si trova in questa situazione il viaggiatore deve fare attenzione alla circostanza che si applicano le regole del vettore che opera il volo, ovvero della compagnia con la quale effettivamente si volerà, in termini di trasporto, bagaglio animali, passeggeri con bambini, passeggeri con disabilità e termini per il check-in e per l'imbarco.

Per capire la compagnia con la quale si volerà quando si acquista un volo occorre leggere con attenzione il biglietto dove, insieme alla sigla della compagnia che ha venduto il servizio, c'è anche la scritta 'operato da' seguita dal vettore con il quale ci si imbarcherà.

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