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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Diario di viaggio, da Catania a Berlino: una guida per turisti

Berlino è una città assolutamente da vedere, ricca di storia moderna, di arte ma soprattutto attualmente al centro del suo boom economico e, quindi, vivace e fertile. Sotto ogni punto di vista. Ve la racconta CataniaToday

La cultura a Berlino, per chi - come me - ha la fortuna di fare questo lavoro, è sostanzialmente gratuita. Basta mostrare la tessera della stampa, che gli attenti dipendenti dei musei e delle strutture statali controlleranno con cura, soprattutto per verificare la regolarità dei pagamenti, e le porte si apriranno senza problemi. Tranquilli, sconti e riduzioni sono previsti anche per tante altre categorie, tra le quali gli studenti ed i bambini e, in generale, i costi non sono assolutamente proibitivi. Per questo motivo, sentendomi in debito con una nazione che riconosce il valore della mia professione - dopo aver visitato, tra le altre cose, il Pergamon Museum, il Neues, lo zoo e l'acquario - ho deciso di raccontare la mia esperienza di viaggio in questi brevi appunti che oggi offro ai lettori di CataniaToday

Poche parole, scritte su un'apposita agenda nei tempi morti - pochi - nella mia camera, in uno dei tanti alberghi che si ergono sull'affollata Alexanderplatz, cuore nevralgico del turismo internazionale. Posizionata nel 'mitte' di Berlino, il centro, l'enorme piazza è oggi invasa dai grandi centri commerciali e dalle grosse catene multinazionali, ma fino a pochi anni fa - prima della caduta della cosiddetta 'cortina di ferro' - era punto nevralgico della parte est della città, territorio della Repubblica Democratica Tedesca e, quindi, controllata dall'Unione Sovietica.

Sin dai primi minuti in territorio tedesco, per chi viene da Catania - inutile sottolinearlo - l'impatto culturale è importante. Senza retorica o esterofilia, si tratta soltanto di osservare le cose dal punto di vista di chi viaggia e, quindi, non sempre e per forza in modo oggettivo. Le prime differenze, non solo con il capoluogo etneo ma, in generale, con le nostre grandi città, si sono visti a partire dalla gestione del sistema dei trasporti da e per l'aeroporto di Tegel. Già prima di atterrare, per chi fosse interessato a visitare la capitale europea, è possibile infatti acquistare su Internet una carta passepartout (la Berlin Welcome Card) che oltre a coprire i collegamenti urbani, comprende anche la zona dello scalo aeroportuale e la vicina Potsdam, sede estiva dell'imperatore Federico il Grande di Prussia e unica perla storica in una città totalmente rasa al suolo dalle bombe degli Alleati. 

Una volta acquistato il voucher on-line basterà andare in uno dei tanti infopoint in aeroporto per ritirare la card e, da lì, timbrarla la prima volta per attivarla per i giorni che avrete scelto (da uno ad un massimo di sei). Il confronto con il servizio pubblico dell'altra grande capitale in cui ho vissuto, Roma, è impietoso. Nonostante i pesanti bombardamenti di cui sopra - per i quali si fa riferimento al termine 'moral bombing', bombardamento morale: Berlino era la capitale del Reich nazista quindi non andava solo conquistata ma letteralmente spazzata via, da un punto di vista simbolico - esistono due linee ferroviarie fondamentali. Una di superificie la S-Bahn e una sotterranea, la metropolitana, la U-Bahn. Ma non solo. Ci sono poi diversi tram e, ovviamente, gli autobus. Con questo sistema non avrete quindi alcun problema ad andare ovunque: tutte le attrazioni e i luoghi da vedere sono collegati in modo ottimale, soprattutto dal centro.

Come a Londra, anche a Berlino, attendere un mezzo è una questione di pochi minuti - tutti, non solo la metro - ma a differenza della capitale britannica i costi per gli abbonamenti sono accettabili. Arrivati, e posate le valigie in albergo, la prima cosa da fare è sicuramente visitare il centro della città che si estende fondamentalmente da Alexanderplatz lungo il corso del fiume Sprea. Tappe obbligate sono quindi la porta di Brandeburgo, il Duomo della città - la cui cupola fu totalmente distrutta ma è oggi visitabile: dopo tanti, ma tanti, gradini arriverete in cima e vedrete tutto il centro da una prospettiva spettacolare - il Bundestag (il parlamento tedesco), e la cosiddetta Isola dei Musei. All'interno della quale potrete visitare varie strutture museali tra le quali il Pergamon, il Neues ed il Museo di Arte Nazionale tedesca. Per gli amanti delle antichità ed in particolar modo dell'Egitto, all'interno del Neues, si trovano diverse 'chicche', tra le quali il busto di Nefertiti, capolavoro più volte copiato nei secoli, ed il 'cappello d'oro', copricato dell'Età del Bronzo, ornato con incisioni che - probabilmente - si riferiscono ad un calendario luni-solare. 

Risolto il 'nodo delle cose da vedere per forza', potrete fare una passegiata lungo le rive della Sprea, dove migliaia di giovani si riversano per passare i pomeriggi e le serate con gli amici, o una simpatica mini-crociera solitamente illustrata da guide bilingue (Tedesco ed Inglese), durante la quale potrete osservare i punti più particolari del centro, sorseggiando una birra. Che male non fa. Importante avere un cappellino o un copricapo perché soprattutto in queste giornate d'Agosto il sole picchia. Sulle rive o lungo i diversi canali che attraversano Berlino l'atmosfera è rilassante e non si percepiscono particolari pericoli, nonostante l'illuminazione fioca della città e la totale oscurità di alcune aree. Meraviglioso per passare una giornata all'aria aperta anche Tiergarten, un enorme parco che attraversa la città. Dopo la passeggiata esistono diversi locali 'tipici' dove mangiare wurstel, polpette berlinesi, crauti e 'kartoffen' (patate): consigliati il Republika, per la vista, e Georgh Brau. 

Fondamentale anche il tour al Check-point Charlie, il posto di controllo che divideva il settore sovietico da quello americano durante la guerra fredda, soprattutto se accompagnato dalla visita del 'Panorama' dell'artista iraniano-tedesco Yadegar Asisi, che racconta con le immagini le due parti di Berlino, in una gigantesca pittura panoramica. Da un punto di vista storico, anche se poco pubblicizzati in lingua italiana, bellissimi anche i tour organizzati dall'associazione Berlin Unterwelten (Berlino sotterranea), che vi farà visitare un bunker anti-aereo della seconda guerra mondiale, una torre contraerea dello stesso periodo ed vi condurrà attraverso un percorso sotterraneo in un bunker antiatomico della guerra fredda. Raccontandovi in fine la storia della costruzione dei 'tunnel' da una parte all'altra di Berlino per provare a scappare dalla DDR, la zona sovietica, o a ricongiungersi con i familiari. Tutti i percorsi sono in lingua italiana e conviene arrivare circa mezzora prima dell'inizio per trovare i biglietti senza problemi. Se volete anche visitare la città da un altro punto di vista esistono dei tour in kayak, ma dovrete essere ben vestiti ed organizzati per circa 4 ore in acqua. 

Da non perdere lo zoo, soprattutto la parte dedicata ai primati e quella dei panda e, alle spalle, la chiesa bombardata di Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche  lasciata così ad eterno monito nei confronti degli orrori della guerra. E, proprio per riflettere sul periodo bellico e, ancor prima, sull'ascesa del partito nazista in Germania potrete andare a visitare una struttura pubblica e totalmente gratuita, Topographie des Terrors, che racconta con un percorso fotografico tutte le tappe che hanno portato al potere Adolf Hitler. Gli orrori, le politiche razziali e la persecuzione dei nemici politici. 

Certo, non è tutto bello. 

Anche qui esistono la povertà e le sue brutture ma, durante la mia esperienza, nessuno ha attentato in alcun modo alla mia serenità. In un piccolo bagno pubblico di Kreuzberg, ad esempio, dopo aver passeggiato lungo un canale, due tossici preparavano le loro dosi bruciando gli stupefacenti in piccoli pezzi di stagnola. Il tutto a pochi metri da alcune vetture della polizia che, tuttavia, come ho potuto osservare e come mi hanno confermato gli amici che vivono lì da anni, sembra generalmente più interessata a mantenere l'ordine pubblico in caso di comportamenti aggressivi, piuttosto che a reprimere la devianza. Il quartiere, Kreuzberg, si trova ad Ovest e durante la divisione era il luogo di ritrovo dell'avanguardi artistica, culturale e musicale della città; oggi è un quartiere sostanzialmente turco, dove continuano a ritrovarsi giovani e meno giovani, per cenare nei tanti ristoranti sul canale, o suonare la chitarra sui prati dei canali. 

Esiste sicuramente anche lo spaccio, perché si fuma anche in luoghi pubblici e, in Germania, non è legale. Non è organizzato in piazze come quelle dei nostri quartieri ma viene piuttosto gestito da piccoli gruppi di africani, ma non solo. All'uscita della metro che porta poi all'East Side Gallery - galleria di murales realizzati su una parte ancora in piedi del tristemente noto 'muro di Berlino', tra i quali spicca il celebre bacio socialista tra Erich Honecker e Leonid Breznev - qualcuno spaccia in modo veloce, attento a non essere beccato dalla polizia. Piccole bande, più vicine alla gestione della droga delle capitali, piuttosto che di quella 'scientifica' del Meridione. A questi si uniscono i diversi 'squilibrati' visti sulla metropolitana, i vecchi 'punk' e i senza tetto, la cui presenza è tuttavia innocua e dona a Berlino quel tocco che rende piu concreta l'atmosfera altrimenti troppo 'perfetta'.

Ci sono, in fine, tantissime altre cose da fare e da vedere: tutto, ovviamente, dipende dal tempo che avete a disposizione. Berlino, in conclusione, è sicuramente una città da visitare, ricca di storia moderna, di arte ma soprattutto attualmente al centro del suo boom economico e, quindi, vivace e fertile. Sotto ogni punto di vista. Se avete quindi ancora tempo per prenotare la vostra vacanza fatelo, non costa troppo ed è un'esperienza da fare, soprattutto in coppia. (Post Scriptum: oggi esiste il volo diretto da Catania, e partirete dal comodo, nuovo, Terminal C dove i controlli sono veloci e si sale dirattamente in aereo senza passare dalla navetta). 

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