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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Toninelli sullo scalo di Catania: "Cederlo ai privati? Un errore, staremo attenti e vigili"

Il ministro dei trasporti, in città per un convegno sul sistema aeroportuale, ha espresso le sue perplessità sulla privatizzazione dello scalo etneo

Se qualcuno si attendeva fuochi pirotecnici è rimasto deluso. Il ministro Toninelli, ormai volto noto per le sue uscite a volte "sopra le righe" e a volte figlie di troppo candore, non ha nemmeno pronunciato il nome di Pietro Agen, presidente della Camera di Commercio del sud est. Quest'ultimo in una intervista su La Sicilia aveva alzato il tiro sulla privatizzazione di Fontanarossa.

Il ministro, dopo la visita nel cantiere ferroviario di Catenanuova per il raddoppio ferroviario della Catania - Palermo e alcuni sopralluoghi in altri cantieri, è stato a Catania a palazzo della Cultura per tirare le fila di un convegno dal titolo "Aeroporti e aerei per la Sicilia" che ha affrontato il disegno di legge proposto dalla deputata regionale pentastellata Stefania Campo. La deputata iblea ha avanzato un unico sistema di gestione pubblico per gli aeroporti siciliani, allontanando così le "mani private" dagli scali siciliani.

L'intervista al ministro Toninelli Video

Proprio la Campo è stata definita da Agen, nell'intervista rilasciata, "una deputata che immagina un volo Palermo - Catania" e ha spinto, al contrario, il pedale verso le ragioni della bontà della scelta di privatizzazione di Fontanarossa.

Toninelli però, nonostante i grillini presenti fossero molto più decisi e battaglieri, ha scelto per replicare una forma più morbida rispetto a ciò che si sentiva confabulare in sala prima del suo intervento sul tema.

"Nutro forti perplessità - ha detto il ministro - e temo possa essere un grosso errore vendere le azioni da parte dei soci che sono soggetti tutti pubblici. Il ministero vigilerà in ogni singolo dettaglio su questo passaggio perché non siano commessi errori, perché non si può monetizzare oggi disinteressandosi del domani. Per questo saranno inserite delle penali per chi non farà investimenti sulle infrastrutture”.

"Chi viene a investire deve avere una prospettiva a medio e lungo termine e io inciderò affinché, nelle concessioni, ci siano paletti chiari che si chiamo investimenti e se non verranno fatti ci sarà la revoca", ha aggiunto l'esponente del governo Conte.

Poi il ministro ha parlato anche di continuità territoriale, intermodalità e di investimenti per le infrastrutture nell'isola e dopo, in una sala di palazzo della Cultura, ha partecipato ad una riunione prettamente politica con i deputati regionali e nazionali, rigorosamente a porte chiuse.

Si sono susseguiti, nel corso del pomeriggio, vari interventi tra cui quelli del sottosegretario Vincenzo Santangelo e del direttore generale Enac Maurizio Quaranta, il quale ha sottolineato che "la crescita dello scalo etneo necessita di un adeguamento strutturale immediato" e "se ci sarà una privatizzazione ci dovranno essere paletti chiari".

Per Quaranta "ci dovrà essere una gara europea e il socio deve essere un socio industriale che avrà l'obbligo di investire e di confrontarsi con il mondo pubblico di riferimento che ha un ruolo di guida".

Sul tema privatizzazione è intervenuto anche il sindaco di Catania Pogliese: "Ci deve essere un percorso trasparente. L'aeroporto etneo necessita di investimenti e la strada della privatizzazione sembra fisiologica, il tutto però seguendo sempre l'interesse pubblico del territorio e dei cittadini".


 

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