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Cronaca

Aggressione transessuale: Arcigay Catania si costituisce parte civile

Il presidente di Arcigay Catania: "Il più sentito sdegno per i fatti accaduti, per il clima omofobo ancora persistente e per la condotta di chi doveva intervenire"

Il presidente di Arcigay Catania Giovanni Caloggero ha espresso in una nota "il più sentito sdegno per i fatti accaduti, per il clima omofobo ancora persistente e per la condotta di chi doveva intervenire".

Arcigay Catania si è riservata di costituirsi parte civile in un eventuale processo. Inoltre, lunedì 20, alle 11 terrà una conferenza stampa (viale Kennedy 80) alla presenza della vittima, anche per "avviare gli opportuni contatti con le autorità affinchè queste siano sensibilizzate in merito a fatti del genere. Ribadiamo ancora una volta la necessità della estensione delle aggravanti di cui alla Legge Mancino per i reati a sfondo omofobico/transfobico".

Sull'episodio è intervenuta anche Anna Paola Concia, deputata del Pd. "È inaccettabile - ha aggiunto la parlamentare - che, in un paese come l'Italia, l'omofobia rimanga una grande emergenza nazionale senza una disposizione di legge che la contrasti con forza e convinzione. Chiedo al ministro Fornero di mobilitarsi al più presto per creare quegli anticorpi sociali contro la violenza che mancano al nostro paese, aprendo finalmente una nuova fase. Gli omosessuali italiani sono stanchi di ascoltare dichiarazioni di solidarietà alle vittime dell'omofobia: chiedono a gran voce norme e fatti concreti".
 

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