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Cronaca Riposto

Allarme rifiuti nella zona ionica: turisti in fuga e strutture ricettive penalizzate

E' l'allarme lanciato da Agriturist, l'associazione per l'Agriturismo di Confagricoltura. Da Riposto, uno dei comuni più colpiti dall’emergenza rifiuti, arriva la testimonianza dell’imprenditore Mario Faro

“L'area jonica etnea è sommersa dai rifiuti anche nelle contrade di campagna e gli agriturismo collocati in queste zone rischiano il collasso economico oltre che un danno d’immagine difficilmente recuperabile”. A denunciare le condizioni in cui sono costretti a ricevere gli ospiti gli agriturismo di una ampia zona della provincia etnea è il presidente regionale di Agriturist, l'Associazione per l'Agriturismo di Confagricoltura, Giuseppe Strano.

“Da giorni riceviamo segnalazioni, da parte dei nostri associati della zona jonica, di fortissimi disagi dovuti alla mancata raccolta dei rifiuti - spiega Strano – in particolare la situazione risulta essere molto complicata a Riposto, Acireale, Giarre dove alcuni ospiti hanno lasciato in anticipo le strutture prenotate da mesi”.

Da Riposto, uno dei comuni più colpiti dall’emergenza rifiuti, arriva la testimonianza dell’imprenditore Mario Faro: “I nostri agriturismo, in cui investiamo tempo e fatica e per i quali paghiamo migliaia di euro in tasse per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, sono assediati dal pattume e per noi è un disastro”, afferma Faro.

“Per i nostri ospiti è diventato impossibile cenare all’aperto e svolgere qualsiasi tipo di attività a contatto con la natura”, aggiunge l’imprenditore. “Un altro paio di giorni in queste condizioni e mi ritroverò a far i conti con una stagione rovinata per cause indipendenti dalla mia volontà”.

Saro Romeo, presidente di Agriturist Catania – Enna sollecita un intervento immediato da parte delle istituzioni preposte per far tornare la normalità in tempi brevissimi. “Si mobilitino i sindaci dei Comuni colpiti da questo gravissimo disservizio che mina l’attività di tanti imprenditori che sul turismo legato all’ambiente e alla natura dedicano il loro lavoro e la loro passione”, chiede Romeo. “Se non si interverrà rapidamente la stagione estiva sarà compromessa irrimediabilmente e il contraccolpo per l’immagine del nostro settore e per la nostra economia sarà enorme”.

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