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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, anche Nitto Santapaola potrebbe lasciare il carcere

La notizia, anticipata da alcune testate giornalistiche, è stata confermata e rilanciata dal leader della Lega Matteo Salvini nella tarda serata di ieri con un video su Facebook

C'è anche Nitto Santapaola nella lunga lista di boss mafiosi che potrebbero lasciare il carcere a causa dell'emergenza Coronavirus, che sta mettendo a dura prova anche il sistema carcerario italiano. Sono stati riconosciuti colpevoli di associazione mafiosa, alcuni di loro sono ritenuti autori di omicidi, estorsioni, violenze, di avere pilotato appalti pubblici, sono considerati esponenti di spicco di Cosa nostra e per loro i giudici avevano stabilito il regime del 41 bis: ovvero il carcere duro e per legge non possono usufruire di pene alternative. Fino a oggi. Fino a una circolare emanate per fare fronte all'emergenza Coronavirus nelle carceri. Il giudice di sorveglianza ha concesso gli arresti domiciliari, sostenendo i motivi di salute, al capomafia di Palermo Francesco Bonura, 78 anni. E' considerato uno dei boss più influenti ed è sttao condannato definitivamente per associazione mafiosa a 23 anni. Il collaboratore di giustizia Tommaso Buscetta lo definiva un mafioso “valoroso”. È stato uno degli imputati del primo maxi processo a Cosa nostra, dove è stato condannato.  E adesso, tra i boss che potrebbero ottenere lo stesso beneficio, c'è anche Leoluca Bagarella: l'uomo responsabile di alcune pagine buie della storia italiana come l'omicidio di Boris Giuliano, la strage di Capaci e l'omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo.

La notizia, anticipata da alcune testate giornalistiche, è stata confermata e rilanciata dal leader della Lega Matteo Salvini nella tarda serata di ieri con un video su Facebook. "Ne stanno combinando di tutti i colori nel nome del virus - tuona - ma questa è una vergogna nazionale, Francesco Bonura, capomafia di Palermo, condannato a 23 anni, uomo di Porovenzano al 41bis, è uscito perché rischiava di ammalarsi. sono incazzato nero. Ora è ai domiciliari, in casa con la moglie. Rischiano di tornare a casa personcine come Nitto Santapaola, Pippo Calò, Leoluca Bagarella".

Nitto Santapaola fu arrestato il 18 maggio del 1993 a Mazzarrone nell'ambito dell'operazione Luna Piena dalla polizia di Stato ed è il capostipite dell'omonima cosca catanese. ll 9 dicembre del 1999 si è concluso a Caltanissetta il processo in primo grado Borsellino-ter, in cui ha ricevuto una nuova condanna all'ergastolo con altri diciassette capimafia. Tra di loro ci sono Giuseppe Madonia, Giuseppe Calò e Raffaele Ganci. Il 7 febbraio del 2002 la condanna gli è stata ridotta a 20 anni in fase di appello.

Tra gli altri nomi eccellenti che potrebbero lasciare il carcere per l'emergenza Coronavirus, ci sono i boss Leoluca Bagarella (che sta spingendo da tempo per avere gli arresti in casa) i Bellocco di Rosarno, Pippo Calò, Benedetto Capizzi, Antonino Cinà, Pasquale Condello, Raffaele Cutolo, Carmine Fasciani, Vincenzo Galatolo, Teresa Gallico, Raffaele Ganci, Tommaso Inzerillo, Salvatore Lo Piccolo, Piddu Madonia, Giuseppe Piromalli, Nino Rotolo e Benedetto Spera.

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