Cara di Mineo: arrestato interprete tunisino per pizzo
Chiedeva il "pizzo" ai rifugiati stranieri della cara di Mineo al fine di manipolare e rendere più convincete la pratica per ottenere lo status di rifugiato politico in Italia
Altro scandalo all'interno del Centro C.A.R.A. Di Mineo. Un tunisino avrebbe chiesto 500 euro a un cittadino libico alloggiato nel Cara di Mineo, nel catanese, per manipolare le sue dichiarazioni in modo da rendere veritiera e favorire cosi’ la pratica per ottenere lo status di rifugiato politico in Italia.
Con questa accusa, un interprete tunisino in servizio nel centro è stato arrestato dalla polizia per concussione, al termine di un’indagine che gia’ nel mese di dicembre aveva portato all’arresto di un altro interprete.