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Cronaca

Cara di Mineo verso la chiusura: al via oggi lo sgombero

Attualmente nel Cara di Mineo, il più grande Centro accoglienza richiedenti asilo d'Europa e il secondo in via di chiusura in Italia dopo quello di Castelnuovo, sono ospitati 1.244 migranti

Al via oggi lo sgombero del Cara di Mineo. Dopo i trasferimenti dal Cara di Castelnuovo di Porto, alle porte di Roma, oggi il Viminale si avvia a svuotare la struttura del catanese che ospita più di mille migranti. Si inizia questa mattina con il trasferimento di 50 immigrati. Sono tutti uomini adulti e senza figli, ospiti oramai da anni della struttura. Dei 50, 25 andranno a Trapani, 15 a Siracusa e 10 a Ragusa.

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Resteranno al momento al Cara di Mineo le famiglie con bambini e le persone più 'vulnerabili', come le donne con figli o persone con problemi di salute.. I prossimi trasferimenti sono previsti per il 17 febbraio e altri 50 ancora il 27 febbraio. Fino allo svuotamento del centro.

Quelli che oggi in bus lasceranno la struttura, accompagnati da mediatori culturali e scortati dalle forze dell'ordine, sono stati avvertiti da giorni. Attualmente nel Cara di Mineo, il più grande Centro accoglienza richiedenti asilo d'Europa e il secondo in via di chiusura in Italia dopo quello di Castelnuovo, sono ospitati 1.244 migranti. Da giovedì 7 febbraio sarà superata, al ribasso, la soglia di 1.200 persone, previsto dall'accordo di salvaguardia, che permette ai gestori e al governo di potere rescindere il contratto senza pagare penali. La sua annunciata chiusura ha creato allarme tra i dipendenti della struttura, che sono circa 220, e i lavoratori dell'indotto. Già in oltre 170 hanno perso il posto.

Il Cara di Mineo era stato inaugurato nel 2011 dal governo Berlusconi ed è arrivato ad ospitare oltre 4mila migranti nell'ex "Residence degli Aranci" che era riservato ai militari americani di stanza nella base di Sigonella e ai loro familiari. Sulla struttura sono aperte più inchieste. Quella principale è della Procura di Catania per turbativa d'asta e falso sulla concessione dell'appalto dei servizi, dal 2011 al 2014, in cui è indagato anche l'ex sottosegretario all'Agricoltura Giuseppe Castiglione. La prima udienza del processo è prevista per il prossimo 20 marzo.

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