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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Gregoretti, da Senato ok al processo. Salvini: "Non sono ancora sotto processo"

"Non sono ancora sotto processo", precisa Matteo Salvini nel corso dell'incontro con i giornalisti della Stampa Estera, ricordando che "il voto di ieri al Senato rimanda a Catania il fascicolo su cui indagare"

Dopo il via libera del Senato, l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini sarà giudicato sul caso Gregoretti da una sezione ordinaria del tribunale di Catania. Lo prevede la legge costituzionale che disciplina la materia, la numero 1 del 16 gennaio 1989, che ha modificato gli articoli 96, 134 e 135 della Costituzione e un'altra legge costituzionale, la numero 1 dell'11 marzo 1953. Una sentenza della Consulta del 12 febbraio 2002, in sede interpretativa, visto che la legge non lo prevedeva espressamente, ha chiarito che le carte dovranno essere materialmente ritrasmesse da Roma allo stesso Tribunale dei ministri che aveva chiesto l'autorizzazione a procedere, affinche' il procedimento prosegua "secondo le forme ordinarie, vale a dire per impulso del pubblico ministero e davanti agli organi giudicanti competenti".

Il Tribunale dei ministri, quindi, trasmetterà le carte al procuratore, in questo caso Carmelo Zuccaro, per la prosecuzione del procedimento contro l'ex titolare del Viminale; sara' dunque il pm a dover chiedere il rinvio a giudizio e tale richiesta dovrà essere valutata dal gup.

"Non sono ancora sotto processo", precisa Matteo Salvini nel corso dell'incontro con i giornalisti della Stampa Estera, ricordando che "il voto di ieri al Senato rimanda a Catania il fascicolo su cui indagare". Così Matteo Salvini, commenta sottolineando come ci saranno ulteriori passaggi prima del dibattimento. "Non sono felice - aggiunge - perché non voglio passare il mio tempo a studiare i processi".

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