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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

I bandi della discordia di Catania Rete Gas, l'opposizione chiede la revoca

Polemiche intorno ai due atti di interpello interno della partecipata del Comune. L'audizione del presidente Rallo nella commissione consiliare non ha dipanato i dubbi dei consiglieri che passano all'attacco

Asec Trade, M5S all'attacco: "Dov'è il bando pubblico per la selezione del direttore?"

Catania Rete Gas e i bandi della discordia. Continuano aspre le polemiche intorno ai bandi della partecipata del Comune di Catania per individuare due figure: una di dirigente amministrativo e una di dirigente tecnico. A far sollevare dubbi sono le modalità di "reclutamento" dei due nuovi dirigenti e di cui Catania Today ha già parlato.

Il presidente della partecipata del gas Fabio Rallo è stato ospite di diverse commissioni consiliari proprio per cercare di chiarire cosa stia accadendo all'interno della partecipata, specie alla luce di un'interrogazione del Movimento Cinque Stelle, presentata dal consigliere Graziano Bonaccorsi, e di una lettera aperta inviata dai pentastellati al sindaco ove si chiedeva trasparenza, chiarezza e una procedura di selezione pubblica per i nuovi dirigenti.

I consiglieri, sia di maggioranza sia di opposizione, hanno chiesto maggiore chiarezza al presidente Rallo e un rapporto più "diretto" riguardo a quanto accade dentro Catania Rete Gas. Più volte è stato chiesto - dai consiglieri Bosco, Nasca e Ricotta - se lo stesso presidente Rallo abbia avuto un confronto con il sindaco e l'amministrazione relativamente al personale e alle procedure messe in atto e finite nell'occhio del ciclone specie per quanto riguarda i dirigenti. Attualmente il dirigente amminsitrativo è Salvatore Li Calzi, in sella dal 2016, che ha ottenuto una proroga e poi un contratto biennale senza che però, nel frattempo, si sia provveduto ad espletare una procedura di evidenza pubblica.

Rallo in commissione

Durante le commissioni è stato, a più riprese, evidenziato il fatto che il direttore Li Calzi abbia ottenuto un incarico di rup di durata triennale per le letture dei contatori, nonostante il suo incarico di direttore sia in scadenza da qui a breve. Inoltre è stato sottolineata la mancanza di un confronto con le sigle sindacali interne all'azienda per quanto riguarda gli interpelli interni avviati dallo stesso Rallo. Il presidente di Catania Rete Gas ha risposto dicendo che il confronto con i sindacati c'è stato e si è manifestato in "diversi incontri" (anche se poi le stesse sigle sindacali hanno scritto per chiedere un confronto sulle procedure) e ha detto di essere passato al vaglio del controllo analogo per stabilire la correttezza delle procedure. Sul confronto con l'amministrazione, anche per via del pessimo segnale che vi è durante le dirette streaming delle commissioni, non si è ben capito se Rallo abbia avuto l'ok esplicito del socio di maggioranza (ossia l'amministrazione) per procedere in questa maniera.

Il presidente ha difeso la bontà del suo operato dicendo che si sta procedendo prima con i due interpelli interni per i dirigenti, poi con gli interpelli estesi a tutte le partecipate e poi con un bando pubblico per trovare le due figure. La consigliera di Italia Viva Francesca Ricotta ha avanzato il dubbio che tale procedura possa essere "una proroga mascherata" e ha chiesto di procedere con un bando ad evidenza pubblica. La stessa richiesta era già pervenuta più volte dal Movimento Cinque Stelle.

La mozione

Un altro punto dolente è il titolo di studio che viene richiesto nell'interpello interno: "titolo universitario". Una dicitura - per ammissione dello stesso Rallo, letteralmente copiata dal precedente bando - che vuol dire tutto e niente: si tratta di una laurea triennale? Di una laurea magistrale? Un dettaglio non da poco che non è sfuggito al controllo analogo e lo stesso dirigente del Comune di Catania Maurizio Trainiti, audito in commissione, ha ammesso che ci sono delle "perplessità" per via di un titolo di studio che appare non sufficientemente dettagliato. Inoltre, visto che si tratta di un posto dirigenziale con responsabilità non indifferenti, è sufficiente soltanto una laurea, anche triennale, e non specifici master o altri titoli?

L'opposizione non ci sta e chiede di bloccare tutto: ha depositato una mozione - con primo firmatario Graziano Bonaccorsi del M5S e con le firme di Italia Viva e di parte del gruppo misto - per chiedere di revocare gli avvisi di selezione interna. Adesso la palla "passa" all'amministrazione che, sinora, non si è espressa.

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