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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Censis, "mega Atenei statali": l'Università di Catania in penultima posizione

Strutture disponibili, servizi erogati, livello di internazionalizzazione, capacità di comunicazione e servizi digitali. Sono i parametri che hanno fatto classificare l'Università di Catania nella penultima posizione

Strutture disponibili, servizi erogati, livello di internazionalizzazione, capacità di comunicazione e servizi digitali. Sono i parametri che hanno fatto classificare l'Università di Catania nella penultima posizione della classifica Censis, risalendo però di una posizione rispetto allo scorso anno. 

Si tratta di un'articolata analisi del sistema universitario italiano attraverso la valutazione degli Atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) relativamente alle strutture disponibili, ai servizi erogati, al livello di internazionalizzazione e alla capacità di comunicazione 2.0. A questa classifica si aggiunge il ranking dei raggruppamenti di classi di laurea triennali e dei corsi a ciclo unico rispetto alle dimensioni della progressione in carriera e del grado di internazionalizzazione. Complessivamente si tratta di 40 classifiche, che possono aiutare i giovani e le loro famiglie a individuare con consapevolezza il percorso di formazione migliore.

E veniamo alla classifica che "boccia" Catania. Tra i "mega Atenei statali" (quelli con oltre 40.000 iscritti) mantiene la prima posizione in graduatoria l'Università di Bologna, con un punteggio complessivo di 92. Segue l'Università di Firenze (88,2) che guadagna una posizione rispetto all'anno precedente, acquisendo, tra l'altro, sei punti nella comunicazione e nei servizi digitali. Terza e quarta posizione per l'Università di Padova e l'Università di Roma La Sapienza, che oltre a migliorare il loro punteggio nella comunicazione e nei servizi digitali guadagnano rispettivamente quattro e uno punti nel livello di internazionalizzazione.

Ultima in classifica tra i mega atenei è, come lo scorso anno, l'Università di Napoli Federico II. Penultima l'Università di Catania. La "pagella", infatti, non è affatto buona rispetto alle altre Università: 71 alla voce "Servizi", 68 per "Borse", 66 per "Strutture", 91 per "Comunicazione e servizi digitali", 67 per "Internalizzazione". 

In particolare, è il parametro relativo a Comunicazione e servizi digitali che consente di risalire di una posizione rispetto allo scorso anno, come spiegano dall'Università di Catania, (ci si riferisce all’attivazione del nuovo portale di Ateneo, più organizzato e ricco di informazioni per gli utenti, e all’attività di comunicazione sui social), nonostante vi sia un piccolo calo in altre voci.

"Se si considera che, a causa delle ben note vicende giudiziarie, l’Ateneo – privato dei suoi vertici - è stato da almeno un anno quasi paralizzato nelle sue azioni di miglioramento della didattica, della ricerca, dell’internazionalizzazione e delle strutture a disposizione degli studenti, è chiaro che il rettore Basile, insediatosi appena a febbraio, sta concentrando le sue energie per far ripartire la macchina, per mettere in cantiere nuovi progetti e portare a termine quelli che eerano stati avviati dall’amministrazione precedente ma non si erano potuti concludere. I risultati di questo sforzo, si vedranno certamente nel futuro, così come si apprezzerà – già dalla prossima rilevazione – lo sforzo che ha compiuto quest’anno l’Ersu di Catania per assegnare a tutti gli studenti idonei le borse di studio regionali (è un altro dei fattori che quest’anno ci ha penalizzato)", specificano dall'Università.

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