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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Chef della marijuana arrestato a Trecastagni: preparava conserve con "erba"

L’uomo, inizialmente relegato ai domiciliari, dopo la convalida dell’arresto è tornato in liberta in attesa di essere giudicato per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti

I carabinieri della stazione di Pedara pensavano d’avere a che fare con un “comune” spacciatore di sostanze stupefacenti ed invece hanno conosciuto un 50enne di Trecastagni, “chef freelance”, almeno così egli stesso si è definito. Erano venuti a conoscenza che nel paesino alle pendici dell’Etna un uomo coltivava marijuana e - secondo quanto riportato dai carabinieri - era dedito allo spaccio, ragion per cui si sono recati nell’abitazione in questione, presa in affitto dall’uomo in una zona “tranquilla”.

Alla presenza dell’interessato, il cui nome è Carmelo Chiaramonte, hanno rinvenuto nascoste tra la vegetazione ed i panni stesi ad arte per occultarle alla vista 2 piante di marijuana di 2,5 metri d’altezza alcuni recipienti con le infiorescenze per l’essiccazione ed altri barattoli in vetro contenenti la stessa sostanza stupefacente per un totale di oltre mezzo chilo di marijuana e, soprattutto, tanti barattoli in vetro con all’interno alimenti speziati.

I militari sono stati attratti dalle etichette “Santa Caterina SballOlives”, poste su un barattolo contenente olive trattate alla marijuana, oppure da una bottiglia di vino “Kannamang” che potrebbe provocare particolari ubriacature ma non grazie all’alcol, oppure, anche, del caffè e del tonno aromatizzati alla cannabis. L’uomo in particolare, con una non celata punta d’orgoglio, ha raccontato di considerarsi un “consulente agroalimentare della cucina mediterranea del terzo millennio”,  di operare nel settore gastronomico alla ricerca di nuovi gusti e aromi a beneficio dei palati sopraffini.

I carabinieri però, di gusti culinari comuni, hanno preferito estendere la perquisizione anche all’automobile ed all’abitazione di residenza dello chef, rinvenendo altri grammi di marijuana che, in considerazione delle quantità di sostanza stupefacente complessivamente rinvenuta e delle modalità di occultamento, hanno determinato il suo arresto. L’uomo, inizialmente relegato ai domiciliari, dopo la convalida dell’arresto è tornato in liberta in attesa di essere giudicato per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

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