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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Clienti narcotizzati e rapinati dalla massaggiatrice hot: arrestata incensurata

Le indagini hanno preso spunto dalla singolare dinamica di due incidenti stradali autonomi, avvenuti tra la fine di maggio e l’inizio di giugno di quest’anno e dalle successive denunce presentate dalle stesse vittime dei sinistri. Entrambi gli uomini, prima dell’incidente, erano stati nell'abitazione di Gravina

I carabinieri della compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato una donna di 54 anni per il reato di rapina aggravata plurima, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip. del Tribunale di Catania. Le indagini hanno preso spunto dalla singolare dinamica di due incidenti stradali autonomi, avvenuti tra la fine di maggio e l’inizio di giugno di quest’anno e dalle successive denunce presentate dalle stesse vittime dei sinistri.

Inizialmente gli investigatori hanno accertato che entrambi gli uomini, prima dell’incidente, si erano recati in una abitazione di Gravina di Catania, in via Fratelli Bandiera, per avvalersi delle prestazioni di una sedicente massaggiatrice. Qui la donna, dopo averli accolti, offriva loro del latte di mandorla che opportunamente miscelato ad un potente psicofarmaco (benzodiazepine) causava nelle vittime uno stato di semi incoscienza. Dopo aver fornito prestazioni sessuali – rigorosamente dietro compenso pari a 50 euro - approfittando dello stato di amnesia indotto dal farmaco, la donna si impossessava del rimanente denaro contenuto all’interno dei portafogli dei clienti.

Gli ignari clienti poi, in chiaro stato confusionale, si ponevano alla guida delle proprie autovetture determinando i citati incidenti stradali. Le minuziose verifiche investigative hanno consentito di identificare l’autrice dei fatti narrati e di perquisirne l’abitazione, adoperata per l’attività di meretricio, dove gli inquirenti hanno rinvenuto e sequestrato il latte di mandorla utilizzato dalla signora per narcotizzare i clienti, che all’analisi tecnica risultava contaminato con il psicofarmaco.

Gli elementi acquisiti fanno ritenere che vi siano altri casi oltre ai due denunciati, ma non emersi per la ritrosia delle vittime a dichiarare il loro coinvolgimento negli incontri con la donna. I militari pertanto, hanno prodotto una dettagliata informativa che, recepita integralmente dall’Autorità Giudiziaria, ha consentito l’emissione di un provvedimento idoneo a porre fine al reiterarsi delle condotte delittuose poste in essere dall’indagata che, dopo le formalità di rito, è stata associata al carcere di Catania Piazza Lanza.

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