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Cronaca Cibali

Coca e marijuana pronte per lo spaccio, finiscono in manette

In un appartemento a Cibali avevano avviato una fiorente attività di vendita di droga, hanno tentato la fuga ma sono stati bloccati

Sono finiti in manette Vincenzo Curia, di 52 anni e già noto alle forze dell'ordine, Antonino Battaglia, di 39 anni, e Alessandro Mazzeo di 45 anni e anch'egli pregiudicati. Sono accusati, in concorso, del reato di detenzione ai fini di spaccio di marijuana e cocaina..

Gli agenti della mobile li hanno sorpresi un appartamento limitrofo alla stazione ferroviaria di Cibali dove era stata segnalata una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Sulla scorta di quanto appreso, nella serata di ieri, personale della “Sezione Falchi” è intervenuta all’interno di un appartamento, comunicante attraverso una veranda con un altro adiacente, dove venivano sorpreso il trio che alla vista della polizia ha tentato, invano, di raggiungere i binari sottostanti.


Prontamente bloccati, la perquisizione eseguita all’interno dell’appartamento ha consentito di rinvenire e sequestrare, occultati all’interno di uno dei tanti scatoli presenti nella veranda, 34 involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di 18 grammi e 75 grammi di marijuana.


Gli agenti, insospettiti dalla circostanza che la finestra del vano tecnico fosse aperta e temendo che prima del loro arrivo i tre potessero essersi disfatti di altro stupefacente, nonostante la scarsa visibilità vista l’ora serale, hanno effettuato un’ispezione dell’area, rinvenendo lungo la linea ferrata un involucro di coca di 45 grammi e ulteriori 8 involucri in carta stagnola contenenti 9 grammi di marijuana. Espletate le formalità di rito, i tre uomini sono stati tratti in arresto e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Riceviamo e pubblichiamo la nota del legale Dario Francesco Fina

"In relazione alla notizia apparsa nella giornata odierna sulla vostra testata giornalistica, relativa all'arresto operato la scorsa notte da personale della Squadra Mobile di Catania, quale difensore di Battaglia Antonino, informo che lo stesso, a seguito dell'interrogatorio reso innanzi al Gip di Catania, Dott. L. Barone, ha chiarito la propria posizione, riferendo di essere totalmente estraneo a quanto contestato. Ciò ha trovato conferma nei riscontri emersi dagli interrogatori degli altri coindagati, comportando l'immediata scarcerazione del Battaglia per assenza dei gravi indizi di colpevolezza".

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