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Cronaca

Palazzo degli Elefanti, primi in Italia a varare il piano anticorruzione

Misure di prevenzione riguardano anche tutto il personale comunale che dovrà attenersi a rigorosi codici comportamentali nel segno della trasparenza e della legalità

L'iniziativa pone la città di Catania al primo posto tra i grandi comuni capoluogo ad avere già approvato uno strumento di prevenzione che individua obblighi precisi e codificati per la struttura burocratica e organizzativa dell'Ente, prevedendo in questo modo il rischio di corruzione.

“Il piano che abbiamo varato in Giunta lo scorso 30 Aprile - ha specificato il sindaco Stancanelli- individua nelle aree Appalti, Politiche Sociali, Edilizia, Urbanistica, Attività Produttive, Patrimonio e Risorse Umane i settori amministrativi maggiormente a rischio. Da un'attenta analisi inoltre -  ha aggiunto il sindaco Stancanelli- è stato verificato che costituiscono attività a maggior rischio di corruzione quelle che implicano l'erogazione di benefici e vantaggi economici; il rilascio di concessioni o autorizzazioni; le procedure di impiego e utilizzo di personale; progressioni in carriera; incarichi e consulenze; l'affidamento di commesse pubbliche, specie quelle con più elevato livello di discrezionalità. Per questo tipo di attività vengono previste stringenti misure di contrasto nella violazione anche potenziale della legalità, in aggiunta a tutte le misure di prevenzione finalizzate a contrastare il rischio di corruzione in tutti i settori dell'Ente, mediante precisi meccanismi di formazione e attuazione delle decisioni”.

Secondo quanto stabilisce il Piano Anticorruzione, varato su disposizione del sindaco Stancanelli da un gruppo di lavoro coordinato dal segretario generale Gaspare Nicotri, i dirigenti con cadenza trimestrale devono redigere un report contenente i dati nei quali vengono individuati, per ciascun procedimento di attività a maggiore rischio di corruzione, gli obblighi di trasparenza supplementari, elemento quest' ultimo che contribuisce anche a formare la valutazione del dirigente preposto.

“Punti qualificanti del Piano - ha spiegato ancora Stancanelli- sono ulteriori obblighi di trasparenza che abbiamo previsto utilizzando su larga scala il sistema della pubblicazione su internet di tutti i procedimenti. Per inciso -chiarisce il primo cittadino-  gli atti della giunta, del consiglio e dei dirigenti vengono già da parecchio tempo tutti pubblicati sul sito internet a norma di legge, per chiarire tante falsità che ho sentito sull'argomento”.

Misure di prevenzione riguardano anche tutto il personale comunale che dovrà attenersi a rigorosi codici comportamentali nel segno della trasparenza e della legalità. Per esempio, i dipendenti che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato per reati gravi, non possono fare parte di commissioni per selezione a pubblici impieghi o per la scelta del contraente per l'affidamento di forniture.

“Il primato nazionale nell'avere presentato il Piano - ha detto il sindaco Stancanelli- è la conclusione di un percorso rigoroso avviato fin dall'inizio del mio mandato per ripristinare condizioni di legalità dopo decenni di zone grigie. Per questo lasciano il tempo che trovano estemporanee lezioni di taluni, per esempio sulle costituzioni di Parte civile, visto che da quando sono sindaco di Catania il Comune si è costituito sempre, dico sempre, quando si è trattato di procedimenti penali che riguardano soggetti che hanno avuto a che fare con l'amministrazione comunale” .

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