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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Coronavirus, in Sicilia la curva continua a scendere: 15 nuovi casi a Catania

In tutta l'Isola sono ancora contagiate 2.050 persone. Nella provincia etnea sono attualmente 586 le persone contagiate, mentre purtroppo sale ancora il numero dei morti 61, 2 in più rispetto a ieri

La curva dei contagi in Sicilia è in calo. A confermarlo sono i dati diffusi dalla Protezione civile regionale a Pasquetta. Sui 1213 tamponi validati nelle ultime 24 ore ne sono risultati positivi al Coronavirus 42 (il 3,4%). Per trovare un numero di più basso di nuovi casi (anche se non in percentuale rispetto ai tamponi) bisogna tornare indietro al 17 marzo. Quasi un mese fa dunque. I nuovi 42 fanno arrivare il totale dei positivi a 2458, su 37.311 test arrivati nei laboratori dell'Isola (quindi circa il 6,5%). Le altre buone notizie arrivano dal fronte ospedaliero: costanti i pazienti ricoverati, 605; due in meno quelli in terapia intensiva (51). Gli attuali contagiati sono quindi 2.050 persone (+20 rispetto a ieri), mentre dall'inizio dell'emergenza 237 sono guarite (+14). Purtroppo si registrano altri 8 morti, che portano il totale a 171. Sono 1.445 (+20) invece le persone stanno affrontando la malattia con sintomi lievi in isolamento domiciliare. 

Sono 15 i nuovi casi registrati nella provincia etnea: sono attualmente 586 le persone contagiate, il numero dei guariti rimane invariato rispetto a ieri (57) mentre purtroppo sale ancora il numero dei morti, che arrivano a 61, 2 in più rispetto a ieri. Nel resto delle provincie siciliane la situazione è la seguente: Agrigento, 125 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (22, 8, 10); Enna, 290 (179, 16, 21); Messina, 357 (134, 44, 35); Palermo, 321 (70, 41, 23); Ragusa, 58 (6, 4, 5); Siracusa, 90 (50, 48, 11); Trapani, 110 (14, 17, 4). Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 16 di oggi (lunedì 13 aprile).

Monitoraggio Coronavirus 13 aprile

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi. Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi. Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

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