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Cronaca

Coronavirus: in Sicilia sempre più guariti (+107), a Catania soltanto 2 nuovi casi

Sono 2.034 i tamponi validati dai laboratori regionali nelle ultime 24 ore: positivo lo 0,3%. Scendono sotto quota 1.700 gli attuali malati. Da registrare due decessi, che portano il totale delle vittime a 265

In Sicilia sempre più guariti e la curva dei contagi si alza di pochissimi casi, soltanto 8 complessivamente nella giornata odierna. Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 114.963 (+2.034 rispetto a ieri), su 103.103 persone: di queste sono risultate positive 3.382 (+8), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.659 (-101), 1.458 sono guarite (+107) e 265 decedute (+2). Degli attuali 1.659 positivi, 171 pazienti (-38) sono ricoverati - di cui 12 in terapia intensiva (+1) - mentre 1.488 (-63) sono in isolamento domiciliare.

Per quanto concerne la provincia etnea i nuovi casi positivi sono soltanto 2. Il totale, dall'inizio dell'emergenza, è di 685 positivi con 55 ricoverati, 281 guariti e 95 decessi.

I dati del 15 maggio

Caso tamponi. In tanti - soprattutto sui social - attaccano pensando che i tamponi che si fanno in Sicilia siano pochi. E che il basso numero sia direttamente collegato al basso numero di nuovi casi. In realtà In Sicilia la percentuale di tamponi positivi (circa il 3%) sul totale degli effettuati è più bassa della media italiana. Per cui anche se si aumentasse il numero di tamponi, si troverebbe ovviamente un maggior numero di positivi asintomatici, come d’altro canto avverrebbe in ogni altra regione ma ragionevolmente sempre nell’ordine del 3% rispetto alla media italiana. Giusto invece fare tamponi "mirati": dal personale sanitario agli anziani ospiti nelle Rsa. Dunque alle categorie più a rischio contagio. Avrebbe poco senso, ad esempio, fermare una persona per strada e fargli un tampone.

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi. Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi. Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

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