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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Adrano

Raccogliere asparagi o controllare il conto corrente, scattano le denunce

Controlli della polizia per verificare il rispetto delle norme anti-Covid-19

Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio finalizzati a contrastare l’emergenza coronavirus nel territorio di Adrano, personale della polizia, lo scorso 20 marzo, ha denunciato all'autorità giudiziaria 11 persone, tutti residenti ad Adrano, per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, alla luce delle recenti disposizioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Tra i denunciati si segnalano, in particolare, due persone le quali hanno utilizzato come motivazione per giustificare la loro presenza fuori dalla propria abitazione quella di avere la necessità di raccogliere degli asparagi o chi ha tentato di giustificare la sua presenza fuori casa avendo la necessità di controllare la disponibilità del proprio conto corrente.

Nel corso dei servizi, svolti dagli operatori del commissariato distaccato di Adrano, è stata denunciata V.M., di anni 26, sottoposta al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione per il reato di evasione e per l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. La donna, in particolare, è stata notata dagli agenti della squadra volante mentre percorreva il viale della Regione a bordo della sua autovettura, dicendo di essersi recata poco prima alla guardia medica.

Gli agenti a quel punto hanno indagato presso il presidio sanitario ed, avendo accertato che la V.M. non vi si era mai recata hanno proceduto alla denuncia. Gli operatori hanno accertato che l’indagata non era in possesso della prescritta patente di guida per condurre la propria auto, né tantomeno che quest’ultima fosse coperta dall’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi.

Sono in corso ulteriori controlli nel territorio del comune di Adrano, anche alla luce delle recentissime ordinanze contingibili e urgenti emanate dal Presidente della Regione Siciliana e dal Ministro della Salute, i quali hanno predisposto norme più severe per il controllo della mobilità dei cittadini.

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