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Cronaca Misterbianco

Crocetta sul centro Humanitas: "Non ho interessi in sanità, delibera sospesa"

Un progetto da 105 milioni su cui si è alzato un polverone da indurre l'Udc a minacciare la crisi e a convocare per mercoledì una riunione del gruppo all'Assemblea regionale. Su Facebook Crocetta assicura di essere "sereno" e accusa il governo Lombardo

"La delibera sul centro Humanitas di Catania è sospesa". Lo afferma il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, sul caso del polo oncologico e ortopedico progettato a Misterbianco. Un progetto da 105 milioni su cui si è alzato un polverone da indurre l'Udc a minacciare la crisi e a convocare per mercoledì una riunione del gruppo all'Assemblea regionale.

La questione nasce col ministro Gianpiero D'Alia (Udc) che addirittura minaccia di aprire la crisi se l'esecutivo "non revocherà immediatamente" i finanziamenti per la clinica dell'Humanitas, una spesa per le casse pubbliche quantificata in circa 10 milioni di euro. La polemica ha le sue basi anche sul fatto che all'Humanitas occupano ruoli di vertice la madre e lo zio del deputato regionale catanese, Luca Sammartino. Dopo essere stato eletto a ottobre dell'anno scorso con l'Udc, il deputato ha lasciato il gruppo dell'unione di centro per transitare in Articolo 4, il neonato movimento creato da un altro Udc (ed ex Mpa), Lino Leanza. Per alcuni esponenti della maggioranza si tratterebbe di un conflitto di interessi. 

Di questa idea è D'Alia. "Il governo regionale ha sempre dichiarato massimo impegno nella lotta a tutti i conflitti d'interesse e alle promiscuita' tra politica e affari - sostiene - un concetto che vale per ambiti come la formazione e a maggior ragione non può che riguardare la sanità, da sempre oggetto delle attenzioni di faccendieri corrotti e di interessi opachi". 

Su Facebook Crocetta assicura di essere "sereno" e accusa il governo Lombardo: "Abbiamo ereditato la vicenda e il conseguente iter dal precedente esecutivo e ora abbiamo incaricato l'ufficio legale di fare approfondimenti in merito al progetto che prevedeva 80 posti in libera professione e 20 convenzionati. L'Udc faccia pure le proprie valutazioni. Sono sereno, il mio governo è estraneo”. Rosario Crocetta prova a chiudere così la vicenda Humanitas.

A seguire le note del capogruppo di Articolo 4 all’Ars, Luca Sammartino. "Sarei ben felice se la mia famiglia fosse proprietaria del centro Humanitas. Così, però, non è e non è mai stato. Mia madre e mio zio - aggiunge il parlamentare dell'Ars - sono, invece, dipendenti fin dagli anni Novanta, soltanto con una pausa dal 2005 al 2011 per quanto riguarda mia madre. D'altronde oggi è estremamente semplice sapere chi è proprietario di cosa, basta una verifica alla Camera di Commercio che nessuno sembra essersi preso la briga di fare". "La diffusione di notizie false e non debitamente verificate - conclude Sammartino - è un problema grave in questo Paese e troppo spesso proprio queste notizie, ribadisco false, inducono in errori anche gravi i piu' rapidi ed attenti commentatori".

Intanto sulla vicenda il governo regionale prova a smarcarsi per non restare impantanato. L’assessore Lucia Borsellino, con una nota, precisa che “la delibera con la quale il Governo ha apprezzato lo schema di Accordo tra l’Assessorato Salute e la medesima struttura non è in atto stata resa esecutiva”. Sulla vicenda interviene anche la commissione Sanità dell’Ars. “La Commissione non ha espresso alcun voto  - conferma il deputato del Pd e componente della Commissione salute Giuseppe Laccoto, in passato presidente della medesima commissione -ne avrebbe potuto farlo. Si è limitata a prendere atto di quanto l’assessore Borsellino ha comunicato ovvero che la delibera assunta dalla giunta non è immediatamente operativa e che la vicenda humanitas sarà affrontata nell’ambito della rimodulazione della rete ospedaliera che è in corso”.

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