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Cronaca

Cultura e politica, presentato il volume su Giano Accame

All'incontro a Palazzo della Cultura, moderato da Giorgio Galletta, hanno partecipato il sindaco Salvo Pogliese, Marcello De Angelis, il costituzionalista Felice Giuffré, il penalista Salvo Pace e l'ex parlamentare Fabio Granata

Giano Accame, la vita, le idee ma soprattutto l'eredità del dibattito ideologico e culturale che il giornalista e scrittore ha lasciato alla comunità politica che ritrova in lui un riferimento. L'occasione per la rilettura e la rivisitazione dei contributi al pensiero politico contemporaneo di uno degli intellettuali “storici” della destra italiana, è stata offerta dalla presentazione del volume a lui dedicato edito da Eclettica. Il testo, curato da Marcello De Angelis, è una raccolta degli interventi di Giano Accame sulla rivista Area, alla quale collaborò fino al giorno della sua dipartita. Troviamo anche una biografia scritta dal figlio Nicolò, ma anche commenti e ricordi della sua persona e del suo lavoro di giornalista e scrittore da parte di tanti colleghi e personalità della cultura italiana.

A moderare l'incontro al Palazzo della Cultura di Catania è stato Giorgio Galletta che in apertura dei lavori ha dato la parola al sindaco di Catania Salvo Pogliese, il quale, dopo aver portato i saluti istituzionali ha ripercorso e ricordato gli anni della militanza politica giovanile. Al tavolo dei relatori sono intervenuti inoltre l'ex parlamentare Fabio Granata, il costituzionalista Felice Giuffrè e il penalista Salvo Pace che hanno testimoniato l'attualità del contributo di Accame soprattutto in riferimento alla chiave interpretativa dei temi posti all'ordine del giorno: sovranità, democrazia, decisione politica. “Giano Accame si è occupato di questioni determinanti che andavano al di là delle istanze ideologiche della destra – ha spiegato Giuffré – le sue riflessioni sul presidenzialismo, sugli assetti internazionali che si riflettono sulle limitazioni di sovranità dello Stato, sul concetto indissolubile tra popolo e sovranità, sono temi attualissimi che colgono i nodi fondamentali dell’attuale crisi dei sistemi democratici occidentali”.

Giano Accame - presentazione

“Accame resterà un riferimento sia per quelli che hanno vissuto la stagione politica degli anni '70 che per quelli che oggi si affacciano all'orizzonte politico culturale della destra contemporanea – ha commentato Salvo Pace - egli fu uno dei primi a capire che il post-fascismo dovesse ritrovare una dimensione e una collocazione diversa all'interno dell'arena politica nazionale, meno ancorata a un passato nostalgico. Non basta solo dire o scrivere di determinati valori, bisogna anche saperli incarnare nella vita quotidiana, con i comportamenti. Così si recupera la dimensione etica della politica”. A concludere gli interventi è stato Marcello De Angelis che della rivista Area è stato il direttore: “I punti nodali del suo pensiero erano quelli che ha ribadito per tutta la vita: la necessaria realizzazione della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, promessa nell’articolo 46 della Costituzione, il primato della politica sulla logica del profitto, la centralità della Nazione. Una lettura fuori dal coro di Destra e Sinistra non come antitesi ma come dicotomia e la presa di coscienza e quasi il rammarico di quanto la sinistra italiana avesse abdicato a un ruolo storico, seppur male interpretato, di salvaguardia dei meno garantiti, per allearsi invece ai poteri tecnocratici e finanziari in nome di una comune ideologia mondialista e nemica delle differenze. In Italia - ha concluso De Angelis citando proprio Accame - abbiamo bisogno di una Destra sociale e di una Sinistra nazionale”.

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