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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Il day after della Plaia, tra focolai e la speranza di ricominciare

Continuano le operazioni dei vigili del fuoco e inizia la conta dei danni da parte degli imprenditori

Del campo rom che vi era all'ingresso della Plaia è rimasta qualche sparuta testimonianza. Mentre i vigili del fuoco sono ancora impegnati a spegnere gli ultimi focolai a terra tra cocci di bottiglie di birra, suppellettili, piatti, mobili non rimangono che poche tracce ormai carbonizzate dell'accampamento.

Nel vasto terreno - completamente arso dalle fiamme - sono tornati alcuni "ex inquilini". Hanno recuperato ferro, una Panda bruciata che viene caricata su un mezzo e poco altro. Vi erano anche diverse bombole che potevano esplodere e causare danni molto più seri ma l'intervento dei vigili è riuscito a mettere in sicurezza l'area.

A poca distanza ci sono i bagnanti che, tra le palme completamente annerite e che odorano di bruciato, si avviano a prendere il sole e a godere del mare catanese.

Una turista tedesca appena arrivata ci dice che ha seguito, ieri, attraverso lo smartphone le ultime notizie sul vasto incendio che ha distrutto alcuni lidi ma che vuole, comunque, godere del mare e non ha desistito. Così come non vogliono desistere gli imprenditori, gli esercenti e i lavoratori. Questi ultimi hanno temuto la chiusura anticipata della stagione estiva ma, facendo la conta dei danni, i più sono ottimisti: si può ripartire in tempi relativamente brevi.

E sono molti i bagnanti che questo giovedì hanno deciso di affolare i lidi.

Video | Il racconto degli attimi terribili

Questa mattina il primo cittadino Salvo Pogliese ha effettuato un sopralluogo con il presidente del Sindacato Italiano lidi balneari Ignazio Ragusa: "Nonostante la gravità degli incendi - ha detto il sindaco - le attività degli stabilimenti potranno riprendere tra pochissimi giorni. Purtroppo i danni sono importanti per via di alcune cabine, spazi coperti e auto andate distruttee di numerosi alberi e zone a verde, rimaste distrutte. Tuttavia grazie alla forza e al coraggio degli imprenditori, l’estate alla plaia proseguirà come ogni anno”.

Il primo cittadino ha voluto ancora una volta evidenziare “lo straordinario impegno dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine, della forestale, della protezione civile e dei volontari che si sono adoperati per limitare la violenza delle fiamme e soccorrere i bagnanti in preda al panico che cercavano di mettersi in salvo. Li ringrazio tutti a nome dell’intera città di Catania”.

Video | L'intervista al capo dei vigili

Il sindaco ha ricordato che ”il 14 maggio scorso ho emanato un’ordinanza che obbliga i privati a sistemare i terreni di proprietà per limitare il propagarsi del fuoco, una prescrizione che alcuni purtroppo non rispettano. Aspettiamo l’accertamento delle responsabilità e chiarire la causa degli incendi. E’ necessario, però, oltre a intensificare i controlli, un adeguato senso civico per rispettare l’ambiente e anche prevenire gli incendi".

C'è chi, come il signor Papale, ieri stava lavorando al lido Maeva e che racconta: "Dalle 14 sono divampati i piccoli focolai, poi alle 16 via mare siamo stati allontanati con i gommoni della guardia costiera. Poi siamo rientrati in serata e siamo davvero sconvolti. Ci sono danni ingenti alla struttura, tante cabine sono andate in fumo. Speriamo di ripartire e noi che lavoriamo qui abbiamo subito molto in termini di danni".

Paura che ha anche colpito diverse famiglie: ieri nella palestra Jonica Gym nel boschetto della Playa vi erano diversi bambini. Un poliziotto ha fatto evacuare la palestra mentre le mamme erano rimaste bloccate, in preda al panico, sul viale Kennedy.

"Abbiamo vissuto un'ora e mezza di panico - spiega una mamma - perché non potevamo muoverci e dopo abbiamo recuperato le bambine che sono state fatte passare attraverso un lido. Un pomeriggio terribile".

Adesso Catania cerca di lasciarsi alle spalle questo incendio e di ripartire, tra le difficoltà del caso.

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