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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ramacca

False ricette: truffa ai danni dell’Azienda sanitaria provinciale etnea

Il Commissario straordinario dell'Azienda sanitaria etnea Sirna: "Operazioni di questo tipo servono a salvaguardare e garantire il rispetto delle regole"

In riferimento all’operazione condotta dai carabinieri del Nas di Catania, a conclusione dell’attività investigativa che ha portato al sequestro per beni di oltre 1 milione di euro a carico di un medico di base e di un farmacista, per una truffa ai danni dell’Asp Catania, il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria etnea Gaetano Sirna, esprime plauso e soddisfazione "per un’azione che permette di isolare comportamenti che, seppur marginali, rischiano di compromettere l’efficienza e l’efficacia del nostro sistema sanitario".

"L’operazione – continua Sirna – è stata avviata a seguito di una denuncia da parte della nostra Azienda, grazie alle attività del Dipartimento del Farmaco e dell’Unità Operativa Attività Ispettive che, nel corso dell’ordinario monitoraggio, riscontrando alcune anomalie nelle prescrizioni mediche, hanno messo a disposizione del Nas di Catania sia i dati utili alle indagini, che personale tecnicamente qualificato, per una stretta collaborazione che ha poi portato ai risultati raggiunti».
L’Azienda si costituirà parte civile nell’istaurando procedimento penale e porrà in essere tutte le procedure del caso previste dalla vigente normativa. In virtù del protocollo d’intesa siglato con la Guardia di Finanza, che regola rapporti di collaborazione con l’obiettivo di ridurre eventuali fenomeni illeciti, l’Asp di Catania da diversi anni segnala puntualmente eventuali irregolarità alle forze dell’Ordine che intraprendono poi le indagini. Le rilevazioni e le segnalazioni riguardano le procedure amministrative di acquisizione di beni e servizi; la gestione e vigilanza di beni e farmaci in dotazione alle strutture ospedaliere; l’erogazione di prestazioni sanitarie a singoli utenti e le prestazioni lavorative e gli aspetti relativi alla compatibilità del personale dipendente e convenzionato".


"Pur avendo grande fiducia nella rete dei medici di medicina generale che lavorano in sinergia con l’Asp – conclude Sirna – siamo certi che operazioni di questo tipo servano a salvaguardare e garantire il rispetto delle regole, la razionalizzazione delle risorse e la correttezza etica e deontologica dei comportamenti".
 

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