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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Piazza Dante / Via Crociferi

GAR, un gruppo cittadino per svegliare la città dal suo torpore

Intervista esclusiva all'avvocato Salvo Grillo, uno dei fondatori del GAR. Il Gruppo con le sue iniziative vuole offrire alla città un metodo giuridico di riappropriazione dei beni negati

La settimana scorsa si è tenuta, in via Crociferi, la manifestazione "Negazione", un’installazione collettiva ad opera del GAR, Gruppo Azione Risveglio di Catania, il cui obiettivo è risvegliare, appunto, le coscienze di politici e cittadini per dire “NO” al degrado dei beni culturali catanesi, dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità.

Il gruppo, formato da cittadini, ha protestato dinanzi l’ex convento dei Gesuiti, simbolo di quei beni pubblici negati. Davanti al portone del convento, ormai da due anni negato all'Istituto d'Arte, alla città e all'intera umanità, è stato posto un “NO” rosso gigante. Quest'ennesima azione del GAR mette a contrasto due politiche e due principi opposti: «negazione» dei beni culturali e «riappropriazione» di questi per il bene collettivo.

Abbiamo intervistato l’avvocato Salvo Grillo, uno dei fondatori del gruppo, per capire meglio il ruolo del GAR a Catania.

Che cos’è il GAR?

Il GAR è un movimento di cittadinanza creativa che ha scelto di trasformare il degrado della città in energia di azione e di proposta. Il sogno è Catania, considerata per il suo patrimonio storico, paesaggistico, culturale e produttivo, gioiello d’Europa. Siamo nati nel 2009 grazie ai social network quali facebook e 40 per Catania”.

La recente manifestazione in via Crociferi, cosa chiede?

Come cittadini catanesi è nostro dovere valorizzare i beni della collettività, oggi in stato di abbandono. E' necessario riappropiarci delle molte opere realizzate e mai utilizzate dalla nostra amministrazione, è, inoltre, dovere di tutti trovare soluzioni condivise per questi beni inutilizzati e creare occasioni di incontro, di svago, di socializzazione e in particolare di diffusione della cultura. Le proteste del GAR vogliono ridare dignità e bellezza ai beni pubblici e restituirli alla loro fruizione cittadina per contrastarne il degrado e l’abbandono. Queste attività sono necessarie per mantenere e rafforzare il senso di appartenenza alla nostra città e innescare forme di partecipazione concreta nell'amministrazione della cosa pubblica”.

Quanti sono i luoghi culturali abbandonati a Catania?

La lista è lunga, basta andare all’Ufficio del Patrimonio per farsi un’idea. Noi del GAR abbiamo fatto un elenco di beni che potrebbero diventare centri di impegno culturale: l'ex cinema Experia all'Antico Corso, la raffineria Zanuccoli in viale Africa, il teatro Coppola alla civita, Palazzo Bernini a piazza Michelangelo, la palestra di piazza Pietro Lupo, un appartamento mai utilizzato del Teatro Massimo in Via Mazza, Villa Fazio e Teatro Moncada a Librino, vi sono anche terreni nella zona della Piana di Catania al confine con Lentini in totale abbandono che potrebbero essere utilizzati come orto sociale, e ancora tutte le botteghe dell'ex Mercato Ortofrutticolo”.

Quali sono i progetti del GAR?

La riappropriazione della chiesa Santa Maria degli Angeli in via Pietro Verri a Cibali,  per la quale abbiamo intrapreso la gestione di affari altrui, nell'impedimento del proprietario ex articolo 2031 del codice civile. È nostra intenzione migliorarla, mantenerla e conservarla, ridandole dignità e promettendone l'uso pubblico di chi in essa vorrà fare ecclesia nel senso greco del termine, ovvero come assemblea popolare che si riunisce periodicamente per discutere i problemi cittadini”.

Cosa chiede il gruppo al Comune e ai cittadini?

“All'amministrazione comunale chiediamo di valorizzare la società civile considerandola attore necessario nelle scelte riguardanti la città. Ai cittadini una maggiore partecipazione alle iniziative collettive per uscire dallo stato di narcosi in cui da molti anni si trovano”.


 

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