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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta all'istituto musicale Bellini: ecco come "giravano" i soldi

Nelle carte dell'ordinanza "The band" tutti i grovigli degli affari da milioni di euro della famiglia Marco. Tra le oltre 200 pagine dell'ordinanza spunta anche il nome della consigliera comunale Erika Marco

L’istituto Bellini sarebbe stato per Giuseppa Agata Carrubba “una sorta di bancomat personale dal fondo illimitato cui attingere - scrivono gli inquirenti - per ogni esigenza, dall’acquisto di vestiti, di beni mobili e immobili per se' e i familiari e pagare i debiti delle aziende di famiglia”. Giuseppa Agata Carrubba è responsabile della ragioneria e madre della consigliera comunale Erika Marco, in passato finita sotto la lente d'ingrandimento della commissione antimafia. Sola o in collaborazione con gli altri indagati, la Carrubba, secondo gli investigatori, si sarebbe appropriata della "somma di denaro pari a 3.029.824 euro sottratta dalle casse dell'Istituto Musicale Bellini mediante la predisposizione e sottoscrizione di mandati di pagamento in favore di imprese compiacenti per prestazioni di lavoro per servizi mai resi in favore dell'Istituto Bellini", come si legge nell'ordinanza del Tribunale di Catania.

Le Fiamme Gialle hanno ricostruito la vicenda analizzando tutti i movimenti bancari, gli impegni di spesa che si sono verificati all'istituto musicale Bellini dall'ottobre 2007 al febbraio 2016. Ecco il quadro che emerge.  “I coniugi Marco sarebbero i principali artefici - scrivono i magistrati - Carrubba e Marco si sarebbero avvalsi di amici intimi e di imprenditori compiacenti per occultare distrazioni di denaro”.

Tra le oltre 200 pagine dell'ordinanza spunta anche il nome della consigliera comunale Erika Marco, che non risulta indagata, ma che nel 2015 lavorava insieme alla sorella Maria Rita Marco presso Francesco Antonio Nicoloso, accusato di riciclaggio. Nel 2015 le due sorelle percepiscono come stipendio dal Nicoloso la somma di 11 mila euro circa ciascuno. Ma dal 30 luglio al 9 dicembre 2014 dall'istituto Bellini partono bonifici per i 75.319 euro a Nicoloso, in meno di 5 mesi. Nicoloso secondo i magistrati, nel 2014 riceve quindi “illecitamente” dei fondi e l'incarico si conclude nel mese di dicembre, ma nel 2015 assume le due sorelle Marco, compresa la consigliera.  

Per quasi dieci anni la Carrubba avrebbe utilizzato la cassa dell'Istituto come il suo bancomat personale anche perché  l’ex direttore amministrativo Francesco Bruno - non indagato ma citato nell'ordinanza a seguito di intercettazione telefonica - non avrebbe approntato le dovute verifiche. Il mancato controllo viene messo nero su bianco nell'ordinanza quando, infatti, i finanzieri ascoltano la telefonata del 28 aprile 2016 tra Bruno e Antonella Liotta, segretario generale del comune di Catania.

Sono le  8 del mattino quando Bruno chiama la Liotta che si trova a Bologna per lavoro.  La Liotta chiede a Bruno se avesse sentito di irregolarità presso il Liceo Musicale e Bruno risponde che non solo ha sentito ma è stato 'investito da un tifone". La donna, verosimilmente commentando quanto appreso dalla stampa, afferma "era un'organizzazione criminale" e Bruno ribatte dicendo: "...inimmaginabile, io avevo la massima fiducia in quelle persone..." facendo riferimento a "Nuccia Carrubba" e continua dicendo "..io ci firmavo anche la monnezza, stanno facendo indagini... è da arresto (...) è una cosa che mi ha colpito, ma moltissimo (...) anche perché io, diciamo che ne sono investito, io ero Direttore Amministrativo... e non vedevo nientel? Ma che ne potevo sapere se mi conciavano la spesa per il personale e... scaricavano indennità e cose varie?!.. ".



 

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