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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Hanno quello che vogliono": l'invidia del clan Cappello-Bonaccorsi per i Casalesi

In un'intercettazione dell'inchiesta "Penelope" uno dei componenti del clan Cappello fa emergere la differenza tra le due cosche

La ricchezza dei Casalesi fa invidia ai componenti del clan Cappello- Bonaccorsi. In una delle intercettazioni realizzate nel corso dell'inchiesta "Penelope" uno degli affiliati ha affermato: "Centomila discussioni con la gente. E poi che che rimane in mano? Niente. Io i Casalesi li invidio per questo..." perché "qualche cosa ti serva loro ce l'hanno".

Tra le confessioni degli indagati c'è anche chi si lamenta "dello Stato che prende soldi" e dice: "Ho un certificato che voglio vendere per sistemare un paio di cose - racconta a un collega - ma ci prendono per 'collo'. Ci devo lasciare 150mila euro che sono soldi lavorati..." Contanti ne girano tanti nel clan, anche "350.000-400.00 euro al mese".

E ancora che chi rimpiange il passato e i guadagni di un tempo in cui gli "affari" andavano meglio: "... soldi ne hanno guadagnato assai, ma quando c'era gente di spessore... poi è successo che a quello lo hanno ammazzato, a quello lo hanno arrestato e sono rimasti i soldi...". Ma c'è un problema, "800, 500 mila euro, li avevano nascosti tutti... li avevano nascosti nei muri... e ora... Ora se li mangia lo Stato...".

Qualcun'altro invece si lamenta delle eccessive spese, fa emergere la struttura gerarchica della cosca retta dalla compagna del boss ergastolano, Maria Luisa Campagna, ricordando che solo per Salvatore Cappello mensilmente i costi sono molto elevati: "noi - rivela un esponente della cosa intercettato - gli mandiamo 10 mila euro al mese... perché c'è sua moglie che deve fare i colloqui e ci va con l'aereo...".

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