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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Piazzale Asia, 6

L'amara situazione delle compagnie teatrali indipendenti

Dopo il caso del Teatro Coppola, un approfondimento sulla situazione dell'arte a Catania ed in particolare sulle difficoltà che le compagnie teatrali indipendenti trovano nel territorio siciliano

Esistono, nel territorio catanese, delle micro culture teatrali che la maggior parte delle persone non conosce. Questa mancanza è spesso dovuta all’assenza di comunicazione e, soprattutto, di interesse da parte delle istituzioni locali.

Una fervida attività teatrale indipendente, infatti, cresce nelle nostre strade e “crea” attori di formidabile talento che sempre più spesso lasciano l’isola per ottenere quel rispetto e quel riconoscimento che qui in Sicilia è difficile raggiungere.

Ci sono moltissime realtà teatrali locali che producono in modo indipendente i propri lavori - ha affermato Marco Pisano della promettente compagnia siciliana Esiba Teatro che domani sera terrà uno spettacolo di beneficenza dal titolo Anamorfosis allo Zo - e alcune di queste ottengono spazio e attenzione a livello nazionale, ma spesso sono ignorate dal territorio siciliano. A Catania alcune delle esperienze più innovative dal punto di vista drammaturgico e produttivo sono costrette a ritagliarsi occasioni di visibilità all'interno delle iniziative nate dall'auto aggregazione, dall'associazionismo o dal finanziamento dal basso, nell'indifferenza dei circuiti istituzionali".

Perché secondo te, i teatri istituzionali catanesi non guardano alle realtà teatrali locali?

"Spesso i teatri istituzionali sono diventati realtà che tendono a chiudersi su se stesse e non luoghi di crescita e confronto per il territorio. Il Teatro Stabile a Catania ne è l'esempio più palese: è più semplice puntare sulle grosse produzioni che attuare una politica di monitoraggio delle realtà emergenti. Il dato è che, purtroppo, le politiche dei prezzi poco attente al pubblico più giovane e la scarsa attenzione alla nuova drammaturgia nazionale e internazionale hanno portato ad un crollo degli abbonamenti, effetto tristemente prevedibile".


Il teatro a Catania è sottovalutato?

"A differenza di altre regioni, in Sicilia e a Catania non esistono circuiti produttivi che investano sulle compagnie locali. Non che il panorama nazionale viva una situazione economicamente e artisticamente sostenibile, ma sono sicuramente maggiori le opportunità offerte da festival, rassegne e spazi performativi attenti a quello che di nuovo nasce e tenta di crescere in Italia".

La situazione del teatro Coppola a Catania, più di tutte, rappresenta la realtà locale e l'abbandono per la cultura del teatro. Cosa dovrebbero fare le istituzioni a riguardo?

"Quella del Teatro Coppola è un'iniziativa che merita tutto il sostegno possibile. Le istituzioni dovrebbero semplicemente fare tutto il contrario di quello che hanno fatto in città fino ad ora: interessarsi cioè allo sviluppo culturale e alla crescita lavorativa del settore artistico. Ma nella desolazione politica attuale questa sembra quasi un'eresia. C'è da sperare che non si pongano per l'ennesima volta come ostacolo all'evoluzione di esperienze come quella del Teatro Coppola".
 

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