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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Settembre nero per i lavoratori etnei, proteste su proteste: "Non cambia nulla"

Protestano da tempo, ma la loro condizione rimane immutata. Sono i 130 lavoratori della società Multiservizi, i 110 del Consorzio di bonifica 9, i 400 della Pubbliservizi spa della Provincia di Catania, i forestali e i lavoratori Myrmex. A questi si aggiungono i 12 dipendenti della Seasoft a rischio licenziamento

Settembre nero per i lavoratori etnei. Protestano da tempo, ma la loro condizione rimane immutata. Sono i 130 lavoratori della società Multiservizi, i 110 del Consorzio di bonifica 9, i 400 della Pubbliservizi spa della Provincia di Catania, i forestali e i lavoratori Myrmex. A questi si aggiungono i 12 dipendenti della Seasoft a rischio licenziamento.

MULTISERVIZI -In seguito all'avvio della procedura di mobilità per i 130 lavoratori della società "Multiservizi" , scattata dopo la riammissione al lavoro di oltre 160 ex dipendenti provenienti dalla "Dusmann", Cgil, Cisl e Uil, insieme a Filcams, Fisascat e Uiltrasporti, si dicono "molto preoccupati per le sorti dell'azienda che rischia di chiudere l'anno con il bilancio in forte passivita'". "L'annuncio della procedura di mobilità- si legge in una nota - è stato comunicato a Cgil, Cisl e Uil, nelle settimane scorse; i sindacati hanno immediatamente provveduto a rispondere alla richiesta di esame congiunto per il quale sono state convocate il 18 settembre per aprire la discussione con gli amministratori della società. La situazione - già paventata nel mese di giugno - in queste settimane non ha registrato miglioramenti anche perchè a fronte dei reintegri, i servizi appaltati con il Comune di Catania sono rimasti invariati. E' dunque necessario - prosegue la nota - predisporre un nuovo Piano industriale finalizzato alla razionalizzazione delle risorse, comprendente la riorganizzazione dell'intero organigramma ma le tre sigle hanno già chiesto, nel corso di un incontro che ha preceduto la procedura di mobilità, di salvaguardare comunque i livelli occupazionali, in tutti i modi e con gli strumenti possibili, anche legati ad ammortizzatori sociali". "Cgil, Cisl e Uil - si legge sempre nella nota -, d'accordo con la necessità di una riorganizzazione che serva ad aumentare la produttività della società per garantirne il futuro e l'efficienza, chiederanno soluzioni alternative, atte a scongiurare qualunque licenziamento; soluzioni che potrebbero passare dai prepensionamenti, sino al trasferimento ad altre societa' nel panorama comunale". "Siamo fiduciosi che un bacino occupazionale cosi' importante non possa essere stroncato con un numero cosi' elevato di mobilità - sottolineano i rappresentati sindacali -. Il nostro obiettivo è quello di costruire un percorso che veda questa partecipata rinnovarsi nella operatività ed efficienza dei servizi che presta, allo scopo di migliorare i servizi e salvaguardando il lavoro di tutti i lavoratori in forza ad oggi".

CONSORZIO DI BONIFICA 9 - Continuano a protestare. Ieri, dopo aver incontrato in Prefettura il direttore del Consorzio Gino Barbagallo e Francesco Petralia del Gabinetto dell'assessore regionale all'Agricoltura e non avendo ricevuto risposte, sono scesi in strada bloccando via Vincenzo Giuffrida. "Si continua con la politica del rinvio e comunque sarebbe troppo tardi - hanno commentato i segretari di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil di Catania presenti all'Incontro- tra una ventina di giorni l'azione del Consorzio non sarebbe più utile. I lavoratori oggi hanno bloccato la via Etnea.

Protesta Consorzio bonifica 9

PUBBLISERVIZI SPA - 400 lavoratori hanno manifestato, ieri, davanti al centro fieristico Le Ciminiere. Chiedono "provvedimenti per eliminare abusi, sprechi e ingiustizie più volte denunciati". "E' scandaloso - spiegano i rappresentanti sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti - constatare che mentre le maestranze addette ai servizi sono costrette a non lavorare per mancanza di manutenzione ai mezzi, gli stessi lavori vengono dati in appalto a terzi".

FORESTALI - Ancora senza stipendi. Oggi le segreteria provinciali insieme con una delegazione di lavoratori, terranno un'assemblea sit-in davanti alla sede dell'Azienda forestale di Catania. I rappresentanti dei lavoratori forestali chiederanno un incontro ai vertici aziendali per presentare i motivi della protesta contro il ritardo che riguarda soprattutto i lavoratori 101isti e 151isti". "Ancora una volta - scrivono i segretari di Fai, Flai e Uila - assistiamo alla vergogna di lasciare i lavoratori forestali a tempo determinato senza stipendi. A tutt'oggi, nonostante le interlocuzioni avute, in cui si garantiva il pagamento entro il 15 settembre per il mese di luglio, non si riesce per l'inefficienza della burocrazia regionale e la confusione che vi regna, ad avere certezze su quando avverrà il pagamento delle mensilità di luglio e successive".

MYRMEX - "Per la vertenza Myrmex nessuna proroga alla scadenza di giorno 17, data che fissa il termine ultimo della salvaguardia occupazionale sancita dalla delibera della Regione Siciliana, in seguito all'inadempienza dell'azienda e di un Piano industriale mai rispettato". Cosi' in una nota Cgil, Uil e Cisal di Catania, secondo cui "il 'no' della Regione arriva impietoso e costringe i lavoratori del laboratorio a ripensare una strategia di lotta (domani si terra' un'assemblea) e i sindacati a rifare il punto della difficile questione, che oramai rischia di diventare drammatica, nel corso di una conferenza stampa che si terra' giovedi' prossimo, 18 settembre, nella sala Russo di via Crociferi, organizzata da Cgil, Filctem, Uil e Cisal". "Informeremo l'opinione pubblica sui rischi reali che si stanno correndo", spiegano i rappresentanti sindacali. E intanto, e' in previsione una riunione per lunedi' prossimo, con la presidenza della Regione.

SEASOFT - Oggi i lavoratori sciopereranno per 8 ore contro la decisione dell'azienda di licenziare 12 dipendenti. Il sit-in si svolgerà davanti alla sede dell'azienda ( Zona industriale, blocco Torre Allegra). Da anni la Fiom denuncia l'inadeguatezza numerica e organizzativa dell'ufficio commerciale, ma il risultato è stato insoddisfacente".

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