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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Librino

Librino, Tomarchio: "L'ex scuola Brancati è stata distrutta e abbandonata"

Il presidente della commissione tributi denuncia i problemi strutturali del plesso più volte danneggiato e saccheggiato da vandali che hanno portato via tutto e sfondato completamente le pareti

Completamente distrutta a causa dei furti e del vandalismo. Dell’ex scuola “Brancati”, nello Stradale San Teodoro, non c’è rimasto più nulla. Dall’esterno si capisce benissimo che il plesso è completamente in mano alla criminalità che qui imperversa indisturbata. Nel corso dell’ultimo sopralluogo effettuato dalla commissione comunale al patrimonio si è reso immediatamente evidente che l’intero impianto, oltre al vasto degrado, presenta problemi strutturali da tenete in grande considerazione: non c’è aula o corridoio che non abbia le pareti sfondate. Sulla questione, Salvatore Tomarchio, presidente della commissione tributi ha denunciato tante volte questo continuo saccheggio a pochi passi dall’asse attrezzato.

"Materiale didattico distrutto,  - afferma Tomarchio - infissi danneggiati, impianto antincendio fatto a pezzi. E poi cavi di rame spariti, porte rubate, vetri presi a sassate, bagni vandalizzati. Il terzo piano è quello che ha subito i danni maggiori". Il presidente della commissione alla viabilità Carmelo Sofia nel corso del suo intervento ha sottolineato che “ in questo contesto di degrado è fondamentale riqualificare almeno il campetto di calcio e il playground per consentire ai ragazzi di Librino di avere piccoli impianti sportivi a loro disposizione. Strutture oggi quasi completamente inghiottite dalle erbacce ed ora inutilizzabili: esattamente lo stesso scenario che si presenta a tutti coloro che entrano all’interno della palestra. Una situazione drammatica in un territorio che vive continuamente con disagi strutturali e carenza di sicurezza”.

Da qui l’appello lanciato dai comitati e dalle associazioni presenti nel corso del sopralluogo per avviare finalmente una radicale opera di recupero della struttura. Una richiesta raccolta dal consigliere comunale Francesco Saglimbene: “ Bisogna assicurare un giro di vite contro i luoghi simbolo di abbandono della città. L’amministrazione, quindi, non deve tirarsi indietro davanti alla possibilità di restituire questo plesso al territorio. Un istituto come questo non può rimanere inaccessibile alle famiglie per sempre altrimenti è meglio buttarlo giù per evitare il continuo viavai di delinquenti”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere comunale Giuseppe Catalano: “Qui c’è ancora molto materiale metallico che fa gola ai ladri e per questo non è troppo tardi per investire sulla sua sicurezza. Ora il danno ammonta a centinaia di migliaia di euro ma se non si fa nulla per questo plesso il costo per l’intera collettività è destinato al aumentate. Qui l’unica soluzione possibile è cercare di costruire una collaborazione con i privati che, in cambio di agevolazioni fiscali oppure della riduzione delle tasse, si potrebbero assumere gli oneri di una totale ristrutturazione dell’impianto”.

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