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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Mafia, confiscati 400 mila euro di beni ad un esponente del clan Laudani

La guardia di finanza etnea ha confiscato a Stellario Fileti un appartamento ad Aci Catena, tre autovetture e due motocicli. L'uomo è legato alla famiglia mafiosa dall'anno 2000

Su proposta delle Procura etnea il tribunale di Catania ha emesso un decreto di confisca di un patrimonio di circa 400 mila euro illecitamente accumulato da Stellario Filetti, 51 anni, noto come “Stillo”, appartenente al clan mafioso dei Laudani. I finanzieri hanno confiscato un appartamento nel comune di Aci Catena, 3 autovetture e 2 motocicli. Il provvedimento ablativo ha anche disposto a carico di Fileti per tre anni, l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale.

Il curriculum criminale di Fileti

L'uomo, che annovera una serie di precedenti penali per reati contro il patrimonio (ricettazione e rapina tentata), è coinvolto in due distinte vicende giudiziarie dalle quali è emerso il suo inserimento, a partire dalla prima metà degli anni 2000, nel clan mafioso etneo dei Laudani, gruppo territoriale di Aci Catena. Infatti, nel 2015 è stato condannato, con sentenza del tribunale di Catania confermata in appello, per tentata estorsione continuata, aggravata dal metodo mafioso, perpetrata nel 2010 ai di una fabbrica di fuochi d’artificio. Inoltre, in un distinto procedimento penale, noto come Operazione “Viceré”, Fileti è stato imputato, anche alla luce di plurime e convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, per la sua partecipazione al clan Laudani.

Le indagini della Guardia di Finanza di Catania

Sulla base di gravi indizi di pericolosità sociale dell'uomo, i militari del Gico coordinati dalla direzione distrettuale antimafia, hanno quindi avviato una mirata indagine patrimoniale nei confronti di Fileti e del suo nucleo familiare per verificare la coerenza del loro tenore di vita, nonché del patrimonio posseduto, rispetto ai redditi dagli stessi dichiarati al fisco. Gli esiti hanno fatto emergere una sproporzione del patrimonio, nella disponibilità del proposto e del suo nucleo familiare, rispetto alla complessiva situazione reddituale tale che nei suoi confronti sono stati emessi una serie di provvedimenti di sequestro preventivo d’urgenza dei beni a lui riconducibili, i quali sono divenuti oggetto del provvedimento di confisca emesso dal tribunale di Catania. Il patrimonio in questione sarà ora affidato alla gestione dell’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

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