Mamma morta al Cannizzaro, gli ispettori del Ministero: "Nessuna irregolarità"
La commissione inviata dal ministero della Salute, formata da due ispettori, un Nas e due tecnici della Regione siciliana, non avrebbe rilevato irregolarità sulla gestione dell'emergenza da parte dei medici
"Nessun rilievo da fare", su come è stata affrontata l’emergenza dai medici del reparto di ostetricia e ginecologia. E' quanto emerso dall’ispezione disposta, nell’ospedale Cannizzaro di Catania, dal ministero della Salute per la morte di Valentina Milluzzo, la giovane mamma di Palagonia, morta a causa di una sepsi mentre era ricoverata al reparto di ginecologia dell'ospedale catanese.
La commissione inviata dal ministero della Salute, formata da due ispettori, un Nas e due tecnici della Regione siciliana, non avrebbe rilevato irregolarità sulla gestione dell'emergenza da parte dei medici del reparto di Ostetricia e Ginecologia del nosocomio etneo.
Nei prossimi giorni, dunque, i magistrati e gli investigatori della polizia di Stato cercheranno, con il supporto anche della cartella clinica, di ricostruire quanto accaduto alla giovane donna e ai suoi gemellini. L'esame medico legale sarà eseguito nell'obitorio dell'ospedale Cannizzaro. Vi parteciperanno anche consulenti nominati dai 12 medici del reparto indagati, come atto dovuto, per omicidio colposo plurimo e quelli delle parti lese.
La Procura aveva aperto l’inchiesta dopo la denuncia presentata dall’avvocato Salvatore Catania Milluzzo, per conto del marito di Valentina, Francesco Castro.