Omicidio di Nicolosi, interrogato Priolo dal Gip: "Avevo coltellino per difesa"

Interrogatorio di convalida per Luca Priolo, il giovane che ha confessato l'omicidio dell'ex convivente ventenne Giordana Di Stefano, accoltellata nella sua auto a Nicolosi. Il Gip di Milano, Paolo Guidi, ha convalidato il fermo emettendo anche un'ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario aggravato.

I funerali di Giordana

Nelle dichiarazioni rese al giudice Guidi, Priolo ha giustificato di essere in possesso di un'arma da taglio per "sicurezza e difesa", visto che la zona in cui abita, alla periferia di Belpasso, "la sera è isolata e pericolosa". Aveva comprato "un coltellino di pochi centimetri da un'armeria cinque mesi fa" ha precisato.

L'indagato ha insistito nel "negare la premeditazione", ribadendo che il movente è da collegare a "un raptus del momento" dovuto alla "volontà di lei di non revocare la denuncia per stalking" nei suoi confronti, che quel giorno sfociava nella prima udienza per la richiesta di rinvio a giudizio davanti al Gip di Catania. "Una denuncia - spiegano i legali di Luca Priolo, gli avvocati Sergio Di Mariano e Gaetano Agosta - che riteneva ingiusta perchè diceva di non essere stato lui a entrare a casa della giovane, nel 2013, da una finestra. E che gli bloccava il futuro lavorativo. Lui era ancora innamorato di lei, e soltanto adesso comincia a capire cosa ha fatto".

Intanto tutta Nicolosi si stringe al dolore della famiglia della giovanissima Giordana. Alle 17 di oggi celebrati i funerali e il sindaco ha proclamato il lutto cittadino.