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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Osservatorio sui concorsi dell'università": bluff della politica o solo una promessa?

Era stato annunciato nel settembre del 2018 dall'allora vice ministro Fioramonti e a coordinarlo vi doveva essere Dino Giarrusso. Ma sino ad ora c'è stata solo una mail con le risposte automatiche

Era stato annunciato in pompa magna dall'allora vice ministro all'Istruzione Lorenzo Fioramonti ma non se n'è saputo più nulla e, soprattutto, non si sono mai saputi i risultati. Stiamo parlando dell'osservatorio sui concorsi nell'università e negli enti di ricerca, la cui nascita era stata documentata lo scorso settembre del 2018 con una foto su Facebook dall'esponente del governo. Un osservatorio che sarebbe stato "coordinato" dal catanese Dino Giarrusso, allora collaboratore dell'ex vice ministro, e adesso deputato all'europarlamento.

"Chi meglio di una iena", commentava Fioramonti, "avrebbe potuto vigilare sui concorsi nelle università e negli enti di ricerca?". Il vice ministro diceva anche che aveva già ricevuto segnalazioni su circa 30 concorsi "sospetti" e in attesa che il Miur istituisse un ufficio per la figura del Difensore Civico ("a breve", diceva ancora Fioramonti) Dino Giarrusso doveva essere "punto di riferimento privilegiato" per diffondere "cultura di trasparenza e meritocrazia".

Proprio trasparenza e meritocrazia sarebbero servite all'ateneo catanese, coinvolto dopo 9 mesi dall'annuncio di Fioramonti e del suo osservatorio, nell'inchiesta "Università Bandita". Trasparenza e meritocrazia che ha chiesto per anni Giambattista Sciré, il ricercatore che ha vinto sentenze amministrative - con anche l'imprimatur della giustizia penale - in merito a un concorso truccato proprio nell'ateneo di Catania.

Lo stesso Sciré è stato ricevuto da Fioramonti ma sulle attività dell'osservatorio non se n'è saputo nulla. Dino Giarrusso l'ha poi lasciato, contestualmente all'abbandono del suo ruolo accanto all'ex ministro, per candidarsi al Parlamento Europeo.

Abbiamo provato, nei giorni scorsi, a contattarlo per avere una risposta su quello strumento e su cosa ha prodotto in quei mesi, ma non ci è stato possibile riuscire a rintracciarlo nonostante il "filtro" della sua segreteria.

Le associazioni che si occupano di concorsi universitari e di merito sono svariate e ci hanno segnalato, come recapito dell'osservatorio, una mail alla quale anche noi abbiamo scritto. La risposta è stata uguale per tutti in questi mesi: "Vi ringraziamo per averci contattato e Vi confermiamo l’avvenuta ricezione della Vostra e-mail. La mole di richieste è enorme, ma valuteremo nel dettaglio tutto ciò che arriva, prodigandoci direttamente come organo politico o riportando il caso agli uffici competenti. Proveremo inoltre a rispondere a ciascuno di Voi, entro i limiti della necessità da parte nostra di ulteriori informazioni o riscontri.Nel caso in cui stiate segnalando eventuali irregolarità, Vi ricordiamo esplicitamente come l’invio di questa Vostra comunicazione NON sostituisca in alcun modo il ricorso alle autorità giudiziarie di riferimento. Nel salutarVi, Vi invitiamo a ricontattarci nel caso ne ravvisiate la necessità e l’urgenza".

Stante una "mole enorme" di segnalazioni cosa è stato prodotto? Adesso con Giarrusso in Europa, pur essendo uno dei "facilitatori" del "team del futuro" che si occupa di istruzione, ricerca e cultura del Movimento Cinque Stelle, e con Fioramonti che si è dimesso ed è uscito dai pentastellati che fine faranno le segnalazioni e le richieste di aiuto di tanti giovani, precari, ricercatori che pensano di aver subito un'ingiustizia?

Forse una trovata propagandistica della politica o una buona intenzione non concretizzata? Fatto sta che le associazioni, come quella di Giambattista Scirè "Trasparenza e Merito", hanno già proposto alle istituzioni cosa fare. Innanzitutto la costituzione del ministero parte civile nei processi su concorsi truccati e abusi e l’istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare sul reclutamento irregolare nelle università italiane.

E l'osservatorio avrebbe potuto anche dire qualcosa sul caso proprio di Scirè che, nonostante le denunce e le vittorie processuali, è ancora fuori dall'università. Il rettore, recentemente, ha dichiarato di aver adempiuto a tutti i pronunciamenti e attende eventuali disposizioni dal Ministero.

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