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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Gli orchi del web, madre vestita da suora abusa del figlio

Un altro colpo è stato messo a segno dalla polizia postale di Catania. Dieci mesi di indagini in sinergia con quella salernitana per scoprire un database pedopornografico da cinque milioni di file

Una donna siciliana che, travestita da suora, abusa del figlio di otto anni. E poi, bambini nudi, bimbi violentati, violenze sessuali e torture. E ancora piccole vittime violentate e apparentemente uccise. Tutto sul web. Un database pedopornografico da cinque milioni di file "custodito" in quella zona grigia di Internet chiamata "Deep Web".

Documenti raccapriccianti, tra immagini e video, scoperti dalla polizia postale etnea in collaborazione con quella salernitana.

Una vasta operazione, con la notifica di una decina di ordinanze di custodia cautelare e numerose perquisizioni in tutta Italia.

Le attività investigative sono partite quasi per caso, dopo la denuncia di una giovane salernitana sicura di aver scaricato dalla Rete file musicali di Edith Piaf. Invece, quando li ha lanciati sul suo computer, si è trovata di fronte a decine e decine di immagini pedopornografiche.

Gli agenti del gruppo investigativo della polizia postale di Salerno, nel corso dei mesi, con certosina pazienza, sono riusciti a infiltrarsi nel "deep web" e, spacciandosi per pedofili, hanno scoperto i video contenuti nel database, organizzati addirittura per categorie, per meglio agevolare le devianze più agghiaccianti. C'era la sezione "soft", con bambini nudi; "hard" con bimbi violentati; "hurtcore" con violenze sessuali e torture e, infine, "death" con bimbi violentati e apparentemente uccisi.

 

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