Porto di Catania, 17 bambini e 11 donne tra i cento immigrati
"Quello che sta succedendo in Egitto porta questa gente a scappare da dove rischiano la vita e quindi a cercare un porto sicuro da prendere come rifugio". Ha dichiarato Giacomo Salerno, vice comandante della Capitaneria di Porto di Catania
17 bambini e 11 donne tra i cento immigrati, sedicenti egiziani e siriani, a bordo del barcone di 20 metri soccorso al largo di Aci Castello e condotto nel porto di Catania. Il natante dei profughi era stato avvistato da un pattugliatore e poi raggiunto dalla motovedette.
Si tratta del secondo sbarco in meno di dieci giorni a Catania, dove lo scorso 10 agosto sulla spiaggia della Plaja erano annegati a sei giovani egiziani. La barca su cui viaggiavano con un gruppo composto prevalentemente da siriani ed egiziani si è arenata a circa 15 metri dalla costa e le vittime erano morte nel tentativo di raggiungere la battigia.
"Quello che sta succedendo in Egitto porta questa gente a scappare da dove rischiano la vita e quindi a cercare un porto sicuro da prendere come rifugio". Ha dichiarato Giacomo Salerno, vice comandante della Capitaneria di Porto di Catania, che ha coordinato i soccorsi del barcone approdato stamattina.
"Tristemente è una delle tante emergenze che gestiamo da circa un mese, stamattina è stata avvistata quest'imbarcazione a circa due miglia a largo di Aci Castello priva di copertura, con a bordo 99 persone tra cui 11 donne, di cui una incinta e 17 bambini", ha aggiunto Salermo. "Sono intervenute -ha riferito Salerno- le motovedette della Capitaneria di Porto e dei colleghi della Questura e della Guardia di Finanza, con un elicottero per verificare se in zona ci fossero per disgrazia persone a mare. Abbiamo allertato e fatto uscire un rimorchiatore che è quello con cui è stato trainato il natante e che ha preso a bordo gli immigrati".
Sei persone sono state colte da malore, presumibilmente a causa del caldo e di un abbassamento di pressione e sono state trasportate in ambulanza.