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Cronaca Viagrande

Viagrande, premio per studenti meritevoli: la replica della dirigente scolastica

La preside Agata Patrizia Nicolini dell'istituto IC G. Verga di Viagrande interviene sulla questione con alcune precisazioni

L'assessorato alla Pubblica Istruzione del comune di Viagrande ha bandito un premio di duemila euro per gli studenti più meritevoli, firmato dall'assessore Rosanna Cristaldi e vinto dalla figlia. Il risultato ha suscitato numerose polemiche sulle quali ha scelto di intervenire la  dirigente scolastica dell’IC G. Verga di Viagrande, Agata Patrizia Nicolini che afferma: "La scuola ha individuato nel Premio di studio un’opportunità di crescita e di miglioramento della comunità scolastica in ragione sia delle motivazioni addotte dall’amministrazione comunale ai fini dell’istituzione del Premio (“valorizzare le eccellenze presenti e stimolare tra gli studenti un proficuo spirito di emulazione”), sia in ottemperanza di quanto previsto dall’art. 4 e 34 della Costituzione italiana, sia per ciò che attiene le mie specifiche competenze ( il bando aveva la duplice finalità di valorizzare le eccellenze tra gli studenti ma anche di rendere il giusto omaggio alla professionalità dei docenti dell’IC G. Verga Viagrande e quindi rappresentava una importante leva professionale dei docenti dell’Istituto che meritano il giusto apprezzamento/riconoscimento per il lavoro svolto). La scuola ha agito secondo criteri di correttezza e trasparenza: a. Ha discusso delle implicazioni formative del Premio di studio e delle procedure di valutazione in sede di Collegio docenti (verbale n. 5 del 20/03/2017), b. Ha affidato come previsto dall’art. 1, co. 7, lettera q) della L. 107/2015, al docente del potenziamento compiti per l’”individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti” c. Ha fornito al Comune di Viagrande una griglia di valutazione degli alunni in cui, in maniera del tutto oggettiva, si riportava la media dei voti degli alunni uscenti tabulando i dati riferiti all’intero percorso scolastico (scuola primaria-scuola secondaria di I grado) d. Ha pubblicizzato il Premio di studio tramite sito web d’istituto e circolare interna Circolare (Circolare N° C-124 - Data di pubblicazione: 03/05/2017) per rendere quanto mai accessibile la possibilità di partecipare a tutti gli studenti e veicolare tra studenti e famiglie messaggi di premialità e merito.  Nel corso del presente anno scolastico sono state realizzate numerose iniziative per la valorizzazione del merito e delle eccellenze. Tra queste il Premio Nello Simili e il Premio Lions Club di Acireale 'Un poster per la pace'. Al premio Nello Simili, pur avendo le competenze per sostenere la prova, l’alunna A. M. non ha partecipato 'per evitare che si pensasse che…'; al Premio “Un poster per la pace”, pur avendo prodotto un elaborato poi individuato tra i vincitori, la stessa alunna ha taciuto la sua partecipazione (l’elaborato era stato realizzato da A.M. con una compagna di classe) 'per evitare che si pensasse che'. "

"Fatte queste premesse, - afferma la preside Nicolini -  non solo in qualità di dirigente scolastico dell’IC G. Verga di Viagrande ma anche di semplice cittadina, mi chiedo: è giusto, è normale, è plausibile, è auspicabile che la scuola rinunci ad alcune opportunità per la valorizzazione del merito dei propri alunni (borse di studio, premi, contributi dei privati, ecc.) o che l’amministrazione non bandisca premi/concorsi per valorizzare chi merita per evitare che venga coinvolta nel vortice della “cultura del sospetto”? E ancora, è normale che in classe, nel salone polivalente, durante manifestazioni ufficiali finalizzate alla promozione della cultura civica e del civismo, si ribadisca ai ragazzi il valore dell’impegno, della fatica e si invitino gli alunni a far valere il loro valore (difendendo a testa alta la propria dignità a dispetto di chi denigra chi studia e rispetta le regole) ma poi in altre agorà (virtuali e non) si leggano/si sentano commenti che ledono la dignità di chi piuttosto meriterebbe complimenti e segnali di stima (alcuni commenti irriverenti sono rivolti ai ragazzi)? E ancor più mi preoccupa e mi chiedo: si è ragionato sulle possibili implicazioni psicologiche di alcuni commenti sui processi di maturazione e di crescita dei ragazzi in età preadolescenziale portati alla gogna in questo processo mediatico? A conclusione di quanto scritto mi sento di poter dire alcune cose: Sono assolutamente serena relativamente all’operato mio e di tutta la comunità scolastica. Continuerò a perseguire le finalità istituzionali della scuola, tra cui la valorizzazione dei meritevoli, e a cogliere tutte le opportunità che provengono dal territorio, qualora la mia scuola ne ravvisi un contributo al miglioramento dell’offerta formativa e al tessuto sociale in genere, senza lasciarmi condizionare dalla cultura del sospetto, sempre più convinta che essa, se priva di fondamento, conduca solo ad un immobilismo che non giova allo sviluppo e al miglioramento del territorio".

"Mi complimento con tutti i ragazzi meritevoli (vincitori e non), - dice la preside dell'istituto comprensivo Verga - le famiglie e i docenti del mio Istituto che ogni giorno lavorano affinché la cultura del merito e dell’impegno abbia il giusto riconoscimento. Mi congratulo con A. M. perché, a fronte della sua età anagrafica, ha dimostrato, rinunciando al premio, di essere, oltre che meritevole anche saggia (confermando il suo valore di persona oltre che di studentessa). Invito quanti hanno apostrofato i ragazzi meritevoli, la cui unica colpa è essere figli di genitori che rivestono ruoli istituzionali, con parole di sdegno, a riflettere sulla funzione educativa della Comunità: le Comunità, piccole e grandi che siano, devono valorizzare e promuovere il territorio e i suoi abitanti, devono essere orgogliosi di quanti lavorano e si impegnano per onorare sé stessi e il territorio da cui provengono, incoraggiare le iniziative che innescano meccanismi virtuosi di emulazione positiva (altrimenti, poi, non meravigliamoci di alcuni fenomeni come 'La fuga dei cervelli”). Mi auguro, per il futuro, che le iniziative atte a dare visibilità e riconoscimento al merito, alla fatica, all’impegno, si moltiplichino e si incoraggino. Abbiamo bisogno di esempi positivi".

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