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Cronaca

Ciancio rinviato a giudizio per mafia, Unci Sicilia: "Fatto di estrema gravità"

"Pur nella consapevolezza e nel rispetto della presunzione d'innocenza fino all'ultimo grado processuale, il rinvio a giudizio dell'editore catanese Mario Ciancio è di per sé un fatto di estrema gravità"scrive in una nota l'unione nazionale cronisti italiani

lIl giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Catania, Loredana Pezzino, ha rinviato a giudizio l’editore Mario Ciancio Sanfilippo per concorso esterno in associazione mafiosa. Il processo comincerà il 20 marzo 2018.

"Pur nella consapevolezza e nel rispetto della presunzione d'innocenza fino all'ultimo grado processuale, il rinvio a giudizio dell’editore catanese Mario Ciancio è di per sé un fatto di estrema gravità -scrive in una nota l'unione nazionale cronisti italiani - perché porta sul banco degli imputati uno dei principali protagonisti della storia dell'informazione siciliana, essendo stato, oltre che editore, anche direttore del quotidiano La Sicilia. E ciò non può che aprire una riflessione sulla libertà di informazione e sui rischi di un inquinamento criminale in Sicilia, dove peraltro le pressioni mafiose sono numerose nei confronti dei cronisti minacciati nell'esercizio del proprio mestiere. Riflessione nella quale ci auguriamo di avere a fianco l'Ordine e l'Assostampa, per costruire insieme nuovi anticorpi a tutela della indipendenza e dell'autonomia della professione. Al di là di quale sarà il destino processuale dell’editore, per il quale attendiamo fiduciosi il responso della magistratura, Il Gruppo siciliano dell’Unione cronisti esprime solidarietà ai colleghi delle redazioni de La Sicilia, e in generale dell'intero Gruppo Ciancio, auspicando che le loro posizioni professionali non subiscano ripercussioni da queste vicende giudiziarie".

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