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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mineo

Protesta immigrati del Cara di Mineo: ferito un funzionario di Polizia

Continua la protesta degli immigrati di Mineo che armati di bastoni e coltelli, hanno distrutto la mensa, ferito alla mano un funzionario di polizia,appiccato il fuoco e bloccato la statale Catania-Gela

Continua, senza sosta, la protesta degli immigrati del Cara di Mineo che, questa mattina, ha bloccato la strada statale 417 della Catania - Gela. Le Forze dell'Ordine chiedono aiuto al Governo per fronteggiare l'allarme che ha visto, in queste ore, extracomunitari armati di bastoni e coltelli distruggere la mensa e ferire alla mano un funzionario di Polizia.

Alcuni negozi, all'ingresso di Mineo, sono chiusi perché i proprietari temono disordini. Ricordiamo che la protesta è cominciata ieri, in tarda sera, e alcuni immigrati hanno rotto suppellettili e mobili del Cara, provocando piccoli roghi.

Allo stato attuale delle cose, la Polizia sembra non essere più in grado di fronteggiare l'emergenza e arriva la denuncia del Silp-Cgil Catania, Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia: "La situazione rischia di degenerare, bisogna potenziare le Forze dell’Ordine. Riteniamo questo Governo responsabile per ciò che sta accadendo in provincia di Catania, non possiamo fronteggiare un’emergenza se non sussistono le condizioni per farlo".
Il segretario Silp Cgil di Catania, Maurizio Pizzimento denuncia, con queste parole, i fatti che proprio in queste ore vedono il Cara di Mineo al centro di una violenta ribellione da parte degli immigrati che chiedono da "mesi" lo status di rifugiati politici per poter lasciare il “Villaggio della Solidarietà”.

"Il rapporto tra polizia e immigrati è di 1 a 100 – continua Pizzimentoquesti uomini sono armati di bastoni e coltelli, hanno distrutto la mensa, hanno ferito alla mano anche un funzionario di polizia, hanno appiccato il fuoco danneggiando alcune auto, hanno bloccato la statale 417 Catania-Gela: gli uomini sul posto sono insufficienti per contrastare una protesta che potrebbe trasformarsi in vera e propria rivolta. Il neo questore di Catania Antonino Cufalo sta facendo il massimo con le poche risorse a disposizione, chiediamo al ministro Roberto Maroni di intervenire immediatamente e di intraprendere azioni immediate volte a riportare, in maniera efficace, la sicurezza nel Centro mediante un incremento del personale destinato alla vigilanza. La distribuzione delle risorse umane ultimamente effettuata dal Dipartimento non rispecchia infatti le esigenze del Paese e l’emergenza che attanaglia la Sicilia, dove non è stata inviata neanche una unità per far fronte al fenomeno immigrazione, sempre più incalzante".

Il sindacato sta organizzando un sit-in di protesta davanti al Centro di Mineo fissato per venerdì 29 luglio, alle ore 10.00, con il coinvolgimento di tutti i sindaci del calatino che da tempo –  chiedono alle Autorità competenti di intraprendere i necessari interventi per evitare disordini e garantire un’adeguata sicurezza.

Sulla protesta di Mineo è intervenuto anche il SIndaco di Caltagirone, Francesco Pignataro, dichiarando: "purtroppo si stanno puntualmente verificando i problemi di ordine pubblico che avevamo paventato. In questi mesi, di fronte ai tanti Sos da noi lanciati, il Governo è riuscito a tergiversare e a giocare a rimpiattino, dando vita a un carosello dei gestori, che sembra essere stato chiuso soltanto negli ultimi giorni con l'affidamento della gestione al presidente della Provincia. Ma troppo tempo è passato fra promesse non mantenute e azioni richieste e mai realizzate, con il risultato di creare una pericolosa bomba ad orologeria che oggi è esplosa e che, se non saranno assunte iniziative idonee, minaccia di trasformare il Cara di Mineo sempre più in una polveriera".
 

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