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Cronaca

Pubbliservizi, indetto stato di agitazione e sciopero dei lavoratori

Protesta e sit-in si terranno davanti la sede lunedì 19 giugno. La decisione scaturisce dal comportamento ritenuto minaccioso da parte del presidente della società Ontario, nei confronti del dirigente sindacale Zucchero, che ha chiesto il pagamento degli straordinari

La segreteria provinciale della Fisascat Cisl di Catania ha proclamato da ieri lo stato di agitazione dei lavoratori della Pubbliservizi e una giornata di sciopero per lunedì 19 giugno. Nella stessa data del 19, si terrà un sit in, dalle ore 9 alle 13, davanti alla sede dell’azienda in piazzale Asia (Complesso fieristico Le Ciminiere - Catania). La decisione scaturisce dal comportamento ritenuto minaccioso, offensivo e lesivo da parte del presidente della società, Silvio Ontario, nei confronti del dirigente sindacale Giovanni Zucchero, “reo” di aver chiesto il pagamento degli straordinari effettuati in occasione degli eventi del Giro d’Italia e G7.

Sulla vicenda Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Rita Ponzo, segretaria generale della Fisascat Cisl etnea, chiedono un confronto con l’amministratore delegato, prima del 20 giugno, data in cui ci sarà l’incontro con il sindaco della Città metropolitana per discutere della situazione della partecipata anche in vista delle recenti norme inserite nella cosiddetta “Riforma Madia” .

"È inaccettabile che verso un lavoratore e dirigente sindacale – dice Ponzo - il presidente utilizzi toni minacciosi e da suburra per contestargli il diritto di comunicare ai propri iscritti le decisioni aziendali in merito alla tempistica sul pagamento degli straordinari. «Non neghiamo che il lavoro del presidente rivolto al risanamento della difficile situazione economica della Pubbliservizi sia impegnativo – aggiunge – ma contestiamo che tale risanamento venga fatto sulle spalle dei soliti noti, cioè gli operai che lavorano ogni giorno sulle strade del territorio metropolitano".

"ll risanamento – ribadisce Attanasio – doveva partire anche da una revisione dei costi e dei privilegi di talune figure interne che non trovano riscontro in nessun CCNL di categoria e che furono oggetto di denuncia da parte del professore Salvatore Muscarà in sede prefettizia. Dove vennero evidenziate inefficienze degli uffici amministrativi e contabili dell’azienda partecipata, con costi di stipendi e appalti ingiustificabili, cattiva gestione e ripetuti pagamenti di stesse fatture".

"Riteniamo che in tal senso nulla sia cambiato – lamenta Ponzo – invece si continua a mantenere lo statu quo lamentato sempre da Muscarà; nessuna sospensione pare esser messa in atto verso chi usufruisce di superminimi ed emolumenti ingiustificati; non è mai stato presentato un piano di riordino di carichi di lavoro, competenze e costi né un piano aziendale di rilancio". Per Attanasio, "se pagare gli straordinari, peraltro già autorizzati dalle stesso presidente, può rappresentare un rischio per l’azienda, il presidente lo dica chiaro. I lavoratori potrebbero anche aspettare altri momenti, ma ci dimostri che sta apportando il cambiamento annunciato". "La Fiscascat Cisl di Catania intanto – conclude Ponzo – procederà per le vie legali a tutela dell'immagine del nostro dirigente e di tutti gli iscritti che a tutt’oggi hanno subito e subiscono comportamenti discriminatori e lesivi sia sul piano professionale sia retributivo".

Sulla questione i rappresentanti sindacali aziendali di Cgil, Uil e Ugl, Salvatore Pavone, Raffaele Pedi e Francesco Coco, con hanno incontrato l'amministratore unico di Pubbliservizi, Silvio Ontario, per discutere di alcuni punti urgenti che stanno condizionando la vita della partecipata della Città metropolitana di Catania, come la mancanza di notizie sul nuovo contratto di servizio e l'assenza di un piano di risanamento. Tra questi anche quello relativo all'erogazione dei salari accessori ed alle indennità che i dipendenti stanno attendendo, ma che per il momento a detta dello stesso Ontario continueranno a non essere erogati a causa dell'arrivo di alcune istanze di fallimento che devono essere prioritariamente superate con le economie attualmente in cassa. 

Per questo motivo, al termine della riunione è stato deciso di aggiornare il punto della situazione al 20 giugno, in attesa di sviluppi nell'ambito di una situazione che complessivamente continua a rimanere difficile. "Ringraziamo il vertice della società per aver subito accettato la nostra richiesta di audizione urgente, perchè riteniamo non più sostenibile questa situazione in cui ai lavoratori che già devono sopravvivere con uno stipendio basso vengono intaccati gli emolumenti accessori, mentre ad altri dipendenti continuano ad essere erogati superminimi che si sommano a compensi base ben più alti. Accettiamo l'invito di Ontario ad aggiornarci la prossima settimana, auspicando che questo possa essere l'avvio di un tavolo permanente di dialogo e confronto utile a favorire il superamento delle criticità, in gran parte dovute ad una precedente gestione disastrosa di una tra le più importanti aziende pubbliche del territorio catanese - evidenziano Pavone, Pedi e Coco. Auspichiamo, inoltre, che da oggi ci possa essere maggiore rigore nella conduzione della partecipata tale da consentire l'attivazione di misure di salvaguardia prima di tutto per i lavoratori. Da parte nostra continueremo a rimanere responsabili e vigili affinchè non vengano reiterati e condonati gli errori fatti nel passato nella speranza che presto la magistratura possa fare piena luce, individuando i colpevoli di un simile danno che sta pesantemente danneggiando la forza lavoro e il futuro della Pubbliservizi."

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