Racket: imprenditore vitivinicolo di Linguaglossa costretto a chiudere
"Ormai ho perso. E' inutile lottare da soli. Anche questa volta hanno vinto loro. Chiudo la mia azienda. Mi spiace essere costretto a licenziare 15 persone"
''Ormai ho perso. E' inutile lottare da soli. Anche questa volta hanno vinto loro. Chiudo la mia azienda. Mi spiace essere costretto a licenziare 15 persone''.
E' lo sfogo di un imprenditore vitivinicolo di Linguaglossa, sull'Etna, Rosario Puglia, che ha deciso di chiudere la sua azienda dopo minacce e una serie di atti intimidatori, l'ultimo dei quali nei giorni scorsi. Puglia nel dicembre dello scorso anno aveva denunciato di essere vittima del racket del pizzo.