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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Ramacca, sorelle uccise in casa: picchiate e colpite con arma da taglio

Sono state ritrovate prive di vita da una terza sorella, una insegnante che abita nella stessa palazzina. Le vittime, di 70 e 79 anni, si chiamano Lucia e Filippa Mogavero

Le due anziane sorelle uccise a coltellate nella loro abitazione di Ramacca, vivevano insieme nell'appartamento e non erano sposate. Sono state ritrovate prive di vita da una terza sorella, una insegnante che abita nella stessa palazzina. Le vittime, di 70 e 79 anni, si chiamano Lucia e Filippa Mogavero. Secondo le prime ipotesi potrebbero essere state uccise al culmine di una rapina e anche violentate in quanto gli abiti e l'intimo che indossavano sarebbero stati trovati strappati.

Il luogo del delitto - Video

Davanti casa, protetto da ex colleghi, c'è anche Giuseppe Mogavero, carabiniere in pensione, fratello delle due vittime: "Non so che dire - afferma - certo sono stati dei mostri, e io non so il perché. La mia esperienza di investigatore? La tengo per me...".

Omicidio a Ramacca, due sorelle uccise a coltellate in casa

Il commento del procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera

"E' l'ennesimo massacro che si registra nel Calatino, sono già sette gli omicidi registrati. Alcuni dei quali molto efferati. Lavoriamo in condizioni molto difficili". "La scena del delitto - aggiunge - è raccapricciante. Donne picchiate e colpite con arma da taglio. Bisogna fermare questo massacro. Noi e le forze dell'ordine siamo impegnati al massimo con i problemi di organico e anche legati al territorio e alla criminalità presente".

Il commento del sindaco di Ramacca Pippo Limoli

"E' una tragedia immane che ha gettato nello sconforto tutta la nostra comunità. Nessuno di noi ha idea di chi possa avere commesso un fatto così atroce ed efferato. Siamo una comunità di 10 mila persone e ci conosciamo tutti. Il nostro non è un paese che ha violenza nel zona. Le vittime erano due anime pie, due persone perbene, tutte casa e chiesa". 

L'indagine

I carabinieri ritengono al momento prevalente la pista della rapina anche per il disordine provocato dall'omicida che ha messo a soqquadro l'appartamento. A meno che, viene detto, non sia una messinscena per sviare le indagini. Gli investigatori stanno ricostruendo dinamica e tempistica del delitto. Il corpo di una delle sorelle uccise è stato trovato in un ripostiglio, l'altro riverso nella camera di letto. L'appartamento si trova in una palazzina a tre elevazioni, che ha una uscita sul retro da dove potrebbe essere scappato l'assassino. Per i carabinieri che indagano "tutte le piste sono aperte". Ascoltano in caserma la teste privilegiata: una terza sorella delle vittime, Cettina, insegnante in una scuola primaria, scampata alla strage perché era a scuola. E' stata lei a dare l'allarme rientrando a casa. La chiave del portone, con la serratura non forzata, non apriva bene, ha chiesto aiuto a dei vicini e dopo lo scatto e l'apertura dell'uscio è apparso l'inferno davanti agli occhi.

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