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Cronaca Linguaglossa

Randazzo, operazione “piazza pulita” dei carabinieri: quattro gli arrestati

Le indagini cominciate nel 2011 finalizzata a contrastare un grosso traffico di sostanze stupefacenti destinato a rifornire le piazze di spaccio di diversi comuni tra i quali, principalmente, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte Etneo e Mascali

È scattata alle prime ore dell’alba l’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Randazzo denominata “piazza pulita”, finalizzata a contrastare un grosso traffico di sostanze stupefacenti destinato a rifornire le piazze di spaccio di diversi comuni tra i quali, principalmente, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte Etneo e Mascali.

A finire in manette sono stati un 30enne di Mascali, pregiudicato; una 25enne di Mascali, incensurata;un 34enne di Linguaglossa, incensurato e un 26enne di Linguaglossa, censurato. 

Le indagini sono state iniziate nel 2011 quando, eseguendo mirati servizi di osservazione, i Carabinieri della Stazione di Linguaglossa bloccavano un grosso autocompattatore di proprietà dell’azienda appaltatrice del servizio di raccolta rifiuti di quel comune, dopo aver intuito che lo stesso veniva utilizzato per occultare la sostanza stupefacente che, quindi, veniva trasportata eludendo i controlli delle forze dell’ordine. È stato così che, inizialmente, è stato arrestato A.S., all’epoca 28enne, operatore ecologico, sorpreso dai militari con alcune dosi di marijuana abilmente occultate all’interno del dispositivo compattatore, mentre oltre un kg. della stessa sostanza veniva rinvenuta nel corso della perquisizione presso la sua abitazione. 

Da quel momento, le investigazioni sviluppate dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Randazzo, eseguite anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno consentito di mettere in luce l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere, finalizzata al traffico di stupefacenti. E’ stato così che, sotto la guida della Procura della Repubblica di Catania, i militari dell’Arma sono riusciti ad acquisire tutta una serie di elementi probatori, dai quali poter accertare sia la sussistenza degli elementi caratterizzanti l’associazione che i vari ruoli all’interno della stessa dei singoli affiliati, uniti dal fine comune di perseguire un guadagno illecito attraverso, appunto, l’illecita commercializzazione degli stupefacenti. 

Altro aspetto di assoluto rilevo, evidenziato dai Carabinieri che hanno condotto le indagini, è stato quello relativo alla grande disponibilità economica del gruppo criminale, essenziale per poter trattare il grosso giro d’affari illeciti che, pertanto, testimonierebbe una attività ormai consolidata nel tempo. 

A delineare la pericolosità sociale dell’associazione, ancora, ha contribuito anche il sequestro nel corso delle attività di una pistola cal. 7,65 e relativo  munizionamento, trovati nella disponibilità di A.S. al momento del suo arresto. E’ inoltre emerso che l'uomo, sebbene recluso, attraverso la compagna M.T, che utilizzava per mantenere i rapporti con gli altri appartenenti del gruppo ma anche per diramare ordini e recuperare il denaro, ha espresso propositi di ritorsioni nei confronti dell’allora Comandante della Stazione Carabinieri di Linguaglossa che lo aveva arrestato, attraverso l’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco. Propositi fortunatamente non più messi in atto. 

Nel corso delle attività, che si sono protratte fino al mese di luglio dello stesso anno, sono stati complessivamente operati 2 arresti in flagranza di reato e sequestrati una pistola cal. 7,65 marca Browning, n. 11 munizioni ed oltre 1,5 kg di marijuana. Durante l’esecuzione delle ordinanze, sono stati sequestrati grammi 20 circa di marijuana e la somma in contanti di euro 1.100 in banconote di vario taglio.

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