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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Balduzzi: “La sanità siciliana deve superare alcuni ostacoli”

Si è svolto in città un incontro con il ministro della Salute. Sulle nomine dei manager della sanità regionale decise nei giorni scorsi dalla giunta Crocetta si è soffermata l'assessore Borsellino

Si è svolto ieri nell’auditorium del monastero dei Benedettini un incontro dal tema “La sanità di domani” con il ministro della Salute Renato Balduzzi.

“La sanità siciliana continui con determinazione su quella strada che negli ultimi anni mi sembra sia stata imboccata, una strada fatta di attenzione alla qualità dei servizi, di equilibrio economico-finanziario e di serietà”.  Ci sono ancora alcuni ostacoli da superare  ha aggiunto il ministro secondo il quale però l’importante è non tornare indietro”.

Gli ostacoli da superare sono a giudizio di Balduzzi “quelli che la sanità siciliana si porta dietro da tanti anni, una sanità con molte luci ed ombre. Credo che il criterio di fondo, in questa come in tutte le regioni, sia quello di riuscire a tenere insieme in modo forte le tre reti, quella ospedaliera, quella territoriale e quella dell’emergenza. Piuttosto che parlare di limiti nel rapporto con la Regione Siciliana – ha aggiunto Balduzzi – preferisco parlare di una collaborazione, che deve essere declinata nei dettagli come nei principi. Sui principi ci siamo accordati, sui dettagli ci stiamo accordando e sono fiducioso”.

Parlando della riforma, Balduzzi ha sottolineato che questa riesce a generalizzare in tutta Italia una medicina di base più vicina al cittadino. La formula sette giorni su sette, 24 ore su 24, dà un po’ l’idea di un medico di famiglia e più in generale, di una medicina territoriale che sia davvero un pilastro forte del Servizio Sanitario Nazionale”.

A giudizio del ministro il taglio dei posti letto “non significa taglio dei servizi, questo bisogna dirlo ai cittadini. La riduzione dei posti letto per acuti significa più posti letto nel post acuzie. Significa risorse per la medicina territoriale. Noi non abbiamo uno standard di posti letto che deve mettere in pericolo il cittadino. Questo è qualcosa che sarebbe bene ripetere: ridurre i posti letto non significa ridurre l’assistenza”.
 

In disaccordo il sindacato Cni-Fsi che in merito alle parole di Balduzzi dichiara in una nota:

“Il decreto Balduzzi non riorganizza le strutture ospedaliere ma taglia posti letto, danneggiando in questo modo i pazienti e i lavoratori. Per risanare il debito pubblico il Ministro dovrebbe chiudere l’ambulatorio del Senato, che con un medico e tre infermieri, costa ben 700mila euro l’anno. Inoltre, le eccedenze lavorative di cui parla il Ministro rischiano di mettere i dipendenti pubblici in mobilità, una circostanza che graverà sulla già precaria situazione economica di molte famiglie. Se infatti l’amministrazione non riuscisse a collocare, entro novanta giorni i lavoratori in mobilità nella stessa organizzazione o in altre amministrazioni della Regione, i dipendenti saranno dichiarati “a riposo” oppure “in disponibilità” per 24 mesi con una retribuzione ridotta rispettivamente del 50% e dell’80%”.

E sulle nomine dei manager della sanità siciliana decise nei giorni scorsi dalla giunta Crocetta si è soffermata l’assessore alla Salute Lucia Borsellino. Sono “nomine assolutamente transitorie” ha affermato rispondendo ai giornalisti.   ”Siamo ancora -ha proseguito- in una gestione commissariale, il governo si è impegnato sin da subito a definire le procedure per la nomina dei titolari così come vuole anche la Riforma Balduzzi. Questo impegno lo manterremo, lo manterrò in prima persona  velocizzando al massimo le procedure per le nomine dei titolari. In questa fase transitoria il governo avrà la possibilità di operare talune sostituzioni o rotazioni che sono state fatte”.

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