Caso Crisafulli: la comunità catanese è con lui
A cosa serve una legge che vieta l'eutanasia se poi lo stato lascia morire di stenti un disabile in stato vegetativo o di minima coscienza?
Una legge italiana vieta ogni forma di eutanasia: La Dat (Dichiarazione Anticipata Trattamento). La vita va tutelata in ogni caso. Chi rappresenta un disabile, crede nella dignità assoluta della persona che hanno davanti, e per essa lotta, fatica e fa sacrifici. A cosa serve una legge che vieta l'eutanasia se poi lo stato lascia morire di stenti un disabile in stato vegetativo o di minima coscienza? Un grido di allarme lanciato su Facebook da Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore, divenuto un caso di disabilità emblematico catanese che qui si trascrive integralmente: " ADESSO BASTA. Sono due mesi che la tirano alle lunghe per la nutrizione orale per Salvatore. Sono otto mesi che le assistenti NON percepiscono lo stipendio- E ancora insiste - Tutta la situazione assistenziale di Salvatore è al limite della massima disperazione".
Dopo l'approvazione della legge sulla Dat, le famiglie dei disabili gravissimi, costretti a letto e ad attenzioni costanti, hanno una lista, infinita e reale, di cose da fare. L'amore, l'attenzione, la continua assistenza comporta a trascurare le proprie famiglie e l'abbandono del proprio lavoro. Tutto questo viene ripagato dalla gioia di tenere in vita il fratello Salvatore che ringrazia soltanto con un battito di ciglia.
Salvatore Crisafulli, disabile in stato vegetativo da ben nove anni, a seguito di un trauma cerebrale in un incidente stradale occorso 9 anni fa rimase in coma irreversibile e soltanto dopo sette lunghissimi anni avvenne il miracolo, Salvatore comincia a muovere le ciglia ed è attraverso questo gesto ed un sofisticato computer che riesce a raccontare la sua tragedia facendo anche i nomi dei dottori che lo avevano in cura.
L'Associazione "Sicilia risvegli Onlus" Presidente Pietro Crisafulli, e le famiglie che vivono ogni giorno l'esperienza del prendersi cura di un disabile gravissimo, in applicazione dell'articolo 5 (Assistenza ai soggetti in stato vegetativo) approvato in Aula, secondo cui il ministero della Salute deve impegnarsi ad adottare linee guida per l'assistenza ospedaliera, residenziale e domiciliare. Per questi motivi, confida e fa appello all'Amministrazione comunale di innalzare il livello di attenzione sui gruppi di persone che vivono la condizione di totale disabilità.
L'appello raccolto da noi trova la condivisione di circa 5000 amici di Salvatore, una grande famiglia che seguono e danno sostegno psicologico e la forza quotidiana di non scoraggiarsi, non arrendersi, affrontare il destino e vivere in unione con la fede del Signore, nella speranza che un giorno si completi il miracolo, lasci il letto e ritorni tra noi.