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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca San Cono

Aggressione a San Cono, gli indagati al Gip: "Noi siamo le vittime, ci siamo solo difesi"

Davanti al Gip durante l'udienza per la convalida del fermo i 3 aggressori tramite il proprio legale hanno riferito di essersi solo difesi. Sarà il giudice di Caltagirone nelle prossime ore a decidere se convalidare l'arresto

"Sì siamo noi nel filmato, ma noi siamo le vittime, non gli aggressori. Le mazze le avevano in mano loro, noi gliele abbiamo tolte". Così Antonino Spitale, di 18 anni e i fratelli Giacomo e Davide Severo, di 32 e 23 anni, hanno detto al Gip di Caltagirone, Ettore Cavallaro, nell'udienza di convalida del loro fermo. Il racconto della vicenda, secondo la versione dei 3 accusati, è stato riportato dal loro legale Pietro Marino

"All'uscita di San Cono - riferisce il penalista - 7-8 extracomunitari hanno aggredito per futili motivi il 18enne. I due fratelli Severo stavano passando e sono intervenuti per difendere l'amico. Uno dei due, che in auto aveva una pistola per giocare a softair l'ha impugnata per farli fermare. Hanno tolto loro le mazze da baseball, ma quelli che erano rimasti erano in possesso di colli di bottiglie e pietre e li hanno aggrediti, e loro si sono difesi. Sono loro le vittime".

Tra i quattri migranti aggrediti, tutti minorenni, uno di 16 anni rimane ricoverato all'ospedale Garibaldi-Nesima, in gravissime condizioni. La versione fornita durante l'interrogatorio dai 3 italiani indagati dunque, stride sia con il video dell'aggressione che con le voci di paese che raccontavano di un incidente avvenuto a San Cono, qualche giorno prima del pestaggio, durante il quale una violenta pallonata avrebbe colpito un bambino in un passeggino per strada. O addirittura di una possibile violenza subìta da una ragazza del paese, che i tre stavano vendicando. 

Sarà il Gip di Caltagirone nelle prossime ore a decidere se convertire il fermo in arresto. 

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