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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Giovanni la Punta

San Giovanni La Punta, il sindaco risponde al M5s sulla mancata risposta alle interrogazioni

“Nessuno spregio e indifferenza nei confronti della normativa regionale e nazionale, così come scritto dalla consigliera Rannone nell’interpellanza indirizzata all’Assessorato alle Autonomie locali - risponde il sindaco con una nota -  Da un anno a questa parte non facciamo altro che rispondere continuamente alle interrogazioni che presenta"

Il sindaco di San Giovanni La Punta Antonino Bellia risponde a quanto dichiarato dalla consigliera comunale del M5S, Giusy Rannone che aveva denunciato al Prefetto: “Sono 14 interrogazioni, indirizzate al sindaco e a tutta l’amministrazione comunale, a cui non è mai stata data risposta, in totale spregio e indifferenza nei confronti della normativa regionale e nazionale in materia e lo statuto di San Giovanni la Punta”.

“Nessuno spregio e indifferenza nei confronti della normativa regionale e nazionale, così come scritto dalla consigliera Rannone nell’interpellanza indirizzata all’Assessorato alle Autonomie locali - risponde il sindaco con una nota -  Da un anno a questa parte non facciamo altro che rispondere continuamente alle interrogazioni che presenta in Consiglio comunale e non solo. Il termine di 30 giorni, previsto dal regolamento fra l’altro, non è perentorio. Pertanto non ritengo di avere ignorato o agito in maniera illegittima, così come dichiarato dalla stessa Rannone, dato che fino ad oggi abbiamo risposto a circa 70 interrogazioni presentate in Consiglio comunale, di cui proprio dalla consigliera Rannone circa 30 poste al Sindaco. Si precisa altresì che alcune interrogazioni hanno necessità di essere meglio redatte anche da un punto di vista strettamente tecnico, impegnando gli uffici e i dirigenti a fare un’analisi e un resoconto quanto più esaustivo e attendibile. Il tutto in contemporanea agli adempimenti e alle scadenze di carattere tecnico e amministrativo che, a differenza di quanto regolamentato per le interrogazioni, dove il termine preciso non è perentorio, hanno necessità, esigenza e urgenza di essere evase entro tempi ben definiti. Ricordo inoltre che il compito di un consigliere comunale è quello di operare ed agire per garantire e dare ai cittadini servizi e risposte funzionali e non quello di rallentare il lavoro degli uffici e dei dirigenti, impedendogli di portare avanti i programmi e raggiungere gli obiettivi dell’Amministrazione comunale. Stessa situazione per il Sindaco che ha il compito e il dovere nei confronti di coloro i quali lo hanno scelto e gli hanno dato mandato, di attuare il programma amministrativo e garantire servizi efficienti al territorio. Nei prossimi giorni chiederò di essere ricevuto dal Signor Prefetto di Catania per esporre in maniera reale come stanno le cose, poiché anche i dirigenti hanno manifestato il loro disagio nel portare avanti il lavoro degli uffici stante la continua e ricorrente richiesta di atti”.

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