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Cronaca

Sanità e spese, indagine Panorama: Catania caso più clamoroso

Nella giungla di acquisti risultano fuori controllo bel 3,4 miliardi. Tra il 30 ottobre 2012 e l'11 febbraio 2013 l'azienda sanitaria provinciale di Catania ha effettuato autonomamente bandi di acquisto di farmaci per oltre 2 miliardi di euro

Catania diventa l'emblema del caos che regna nella spesa sanitaria della pubblica amministrazione. Questo è emerso dall'indagine condotta da "Panorama" e pubblicata il 18 Novembre.

Riportiamo le parole esatte: "Nel periodo fra il 30 ottobre 2012 e l’11 febbraio 2013, per esempio, l’azienda sanitaria provinciale di Catania ha effettuato autonomamente bandi di acquisto di farmaci per oltre 2 miliardi di euro. Una cifra enorme, spezzettata in centinaia di lotti assegnati al di fuori dalle regole della legislazione vigente (che in alternativa alla Consip prevede l’utilizzo delle piattaforme delle centrali di acquisto territoriali).

L’enormità dell’importo fa di Catania un caso limite (non necessariamente sinonimo di illegalità, beninteso), ma ci sono moltissime altre amministrazioni che scavalcano abitualmente la centrale nazionale per le esigenze più disparate".

L'anomalia, che in territorio etneo raggiunge l'esempio più eclatante, rimane nel fatto che la Consip dovrebbe tenere i conti di tutti gli acquisti della pubblica amministrazione. In realtà sono tante le amministrazioni che si sottraggono alle gare e procedure Consip: ben 3,4 miliardi di euro di bandi per l’acquisto di farmaci sono effettuati al di fuori dei circuiti di controllo, stando ai dati riportati da "Panorama" sull'intero territorio nazionale.

Non sono ancora stati posti freni a tanti comportamenti scorretti, che consistono negli scostamenti nei prezzi delle protesi o dei farmaci acquistati dalle asl in giro per l’Italia. Si registrano infatti clamorose oscillazioni del prezzo, anche per stessi farmaci o strumenti, fra una regione e l'altra.

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