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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Soldi "sporchi" nelle pompe funebri, Dia sequestra beni per 3 milioni di euro

L'imprenditore finito al centro delle attenzioni della Dia, Sebastiano Distefano, è un pluripregiudicato già coinvolto nel 2003 in una indagine della Dda di Palermo inerente il narcotraffico

La Direzione investigativa antimafia di Catania, ha eseguito un sequestro di beni nei confronti dell'imprenditore 58enne Sebastiano Distefano, 58 anni, di Ragusa. Analizzando le movimentazioni del suo conto corrente, sono emerse delle anomalie, comunicate agli inquirenti dalla Banca D'Italia, e gli accertamenti successivi hanno dato esito positivo.

Il commento del direttore della Dia etnea (VIDEO)

Si tratta di un pluripregiudicato, già coinvolto nel 2003 in una indagine della Dda di Palermo inerente il narcotraffico con spostamenti di droga e denaro tra la Germania e la Sicilia. Inoltre Distefano era stato accusato in passato di vari reati, tra i quali "detenzione illegale e porto in luogo pubblico di materiale esplodente", evasione fiscale e riciclaggio di valori bollati contraffatti.

I beni sequestrati

C'era una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e l’ingente patrimonio a lui riconducibile. Il sequestro ha nteressato diversi rapporti bancari in corso di quantificazione, otto automezzi, 5 imprese con sede a Ragusa, di cui quattro operanti nel settore di onoranze funebri (Croce bianca iblea, Centro servizi funerari, Centro servizi funebri srl e L’azzurra onlus) e una nel settore della ristorazione (Agid srl). Sequestrati anche il 50 per cento delle quote sociali della società “Aeroporto immobiliare e servizi srl” di Ragusa, attiva nella gestione di parcheggi e autorimesse, 10 fabbricati e 6 appezzamenti di terreno. Il tutto per un valore complessivo al momento stimato in 3 milioni di euro.

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