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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Shopping e crisi, la scommessa di un imprenditore catanese per il post-Covid19

C'è chi aspetta che tutto ritorni alla normalità e c'è chi cerca di studiare una strategia per limitare i danni. Giovanni Nania, uno dei responsabili di "Ragazzini Generali", ha deciso di sperimentare una soluzione che già stanno adottando in molti: quella dei "bond"

I negozi di abbigliamento e accessori sono tra le attività commerciali che stanno subendo il peggior impatto dall’emergenza Coronavirus. Incassi azzerati per il lockdown, merce ferma ed in parte pagata, mentre altra arriverà alla riapertura delle fabbriche nel rispetto di contratti stipulati alla fine della scorsa estate. C'è chi aspetta che tutto ritorni alla normalità e c'è chi cerca di studiare una strategia per limitare i danni. Una soluzione che stanno sperimentando in molti è quella dei "bond", ovvero la possibilità di acquistare adesso servizi da godere poi in tempi migliori. Giovanni Nania, uno dei responsabili di "Ragazzini Generali", catena di negozi specializzati nella vendita di abbigliamento per bambini e ragazzi, ci spiega cosa hanno organizzato per offrire ai clienti una nuova formula di shopping quando riapriranno i negozi oggi forzatamente chiusi.

"Da ieri, abbiamo lanciato il 'RagaBond' che può essere acquistato online anche ora che il negozio è chiuso - spiega -  L’acquirente compra un 'RagaBond' per uso personale o per i regali di Pasqua e offre al possessore una serie di servizi di cui potrà usufruire quando l’emergenza sarà finita. Nello specifico, avrà l'accesso riservato in negozio (un solo cliente in un certo lasso di tempo) per lo shopping, accoglienza con dispositivi sanitari, camerino sanificato continuamente, nessuna limitazione d'acquisto, pagando un prezzo inferiore rispetto al valore commerciale e, in occasione delle festività pasquali, riceverà in regalo anche l'uovo di Pasqua e la consegna gratuita".

Una soluzione questa dei "bond" che sta prendendo piede in tutta Italia, ricordando i contratti di acquisto “futures”, che permettono a degli operatori finanziari di acquistare prodotti (oro, azioni, petrolio, ma anche beni alimentari) in futuro a un prezzo prefissato. I primi esercizi commerciali che hanno deciso di pensare adesso al post-Covid19 con questa strategia, sono stati i ristoranti con i "dining bond" ovvero “contratti d’acquisto” che danno diritto a cenare o o pranzare non appena l’attività riprenderà. In questo modo il ristorante può contare su delle entrate immediate, mentre gli acquirenti avranno il “diritto” di mangiare presso il proprio ristorante preferito ad un prezzo prefissato, sicuramente più basso rispetto a quello praticato prima dell'emergenza.

"Dopo questo lungo periodo di incertezza che, purtroppo, è destinato a durare ancora tanto cambiando le nostre abitudini quotidiane, abbiamo deciso di riorganizzare la gestione delle vendite offrendo l’apertura dei negozi per alcuni giorni della settimana solo ai possessori dei RagaBond. Siamo imprenditori e dobbiamo essere lungimiranti per superare l’impatto di questa crisi epocale. Sono convinto - conclude Nania- che la nostra quotidianità sarà diversa, almeno nei primi 6/10 mesi dopo la riapertura e con questa nostra nuova formula dello shopping vorremmo offrire ai clienti una formula adeguata ai nostri tempi. Oggi più che mai non ci fermiamo, cercando di ripartire subito quando ritorneremo alla 'normalità' consapevoli che cambierà anche il modo di fare shopping".

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