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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

I migranti degli sprar di Vizzini e Caltagirone studiano la cultura greca

La fine dell' attività ha visto la presenza nella cornice del teatro greco di 30 migranti

Le rappresentazioni classiche che “invadono” annualmente lo spazio scenico del teatro greco di Siracusa, sono divenute simbolo della cultura classica e punto di incontro tra i cultori e non delle cosiddette tragedie e commedie greche. L’idea di coinvolgere i migranti ospiti delle strutture sprarr di Vizzini, Mineo, Grammichele, Raddusa San Cono e Caltagirone, gestiti dalla Cooperativa San Francesco, nasce in seno ai corsi di alfabetizzazione italiana, proprio per coinvolgere gli ospiti delle strutture e far conoscere loro la cultura storica dei nostri territori. Il progetto didattico ha avuto l’avvio nel corso delle lezioni di italiano all’interno delle quali è stata spiegata la cultura greca nei diversi aspetti, in seguito si è entrato in merito alle tragedie greche e nello specifico a quella che sarebbe stata vista in scena. La fine dell' attività ha visto la presenza nella cornice del teatro greco di 30 migranti, accompagnati dagli educatori e insegnanti dei progetti sprar, per la visione di “Elena”.

"Coinvolgere gli ospiti presenti all’interno delle nostre strutture in attività - ha sottolineato Gesualdo Piazza, Presidente della Cooperativa San Francesco - che abbiano un forte spessore culturale, è per noi sempre motivo di orgoglio, soprattutto perché attraverso progetti didattici come questo avviene lo scambio e la conoscenza di culture differenti. Il lavoro che viene portato a termine da parte degli educatori e degli inseganti di alfabetizzazione italiana all’interno degli sprar non si ferma quindi solo alle 'regole grammaticali', ma da spazio a prospettive nuove di crescita personale e umana"

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