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Cronaca

Stancanelli risponde a Bianco: "La macchina serve per condurla e non per esibirla"

Dopo la lunga polemica relativa ai debiti del Comune e l'intervento di Bianco che ha chiamato in causa l'amministrazione Stancanelli, l'ex sindaco ha deciso di rompere il silenzio in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il consigliere comunale Manlio Messina e Roberto Bonaccorsi, l'allora assessore al bilancio

"La macchina serve per condurla e non per esibirla". E' questa la frase che riassume, principalmente, la presa di posizione dell'ex sindaco di Catania Stancanelli nei confronti dell'attuale amministrazione Bianco. Tra battute e numeri, Stancanelli ha deciso di rompere il silenzio durante una conferenza stampa tenutasi, questa mattina, presso la sala Coppola del comune di Catania.

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In una sala gremita di giornalisti, Stancanelli insieme con il consigliere comunale Manlio Messina e Roberto Bonaccorsi, l'allora assessore al bilancio, ha deciso di rispondere a quanto dichiarato da Bianco sulla situazione del debito di Catania. Il sindaco Enzo Bianco e l’assessore Giuseppe Girlando hanno, infatti, più volte "accusato" la precedente giunta di criticità relative al Piano di Riequilibrio finanziario redatto e votato dal Consiglio nel 2013. "La macchina che ci è stata consegnata - hanno dichiarato Bianco e Girlando- era senza benzina, con le gomme a terra e col motore quasi fuso. Certamente non può diventare una Ferrari in pochi giorni".

L'INTERVENTO DI STANCANELLI - "E' la prima volta, dopo tre anni, che parlo del comune di Catania - prende la parola Stancanelli - Per una questione di stile, di educazione e rigore, mi sono sempre astenuto. Dopo questa conferenza stampa ritornerò in silenzio, ma ho sentito il dovere di dare una spiegazione alla mia città sul lavoro svolto dalla nostra giunta. Ognuno deve assumersi la responsabilità politica per le scelte prese, non si può dare solo colpe agli altri. Si deve amministrare. Per guidare una macchina ci vuole la benzina, ma ci vuole principalmente il conduttore".

GIRLANDO RISPONDE A STANCANELLI

Come, infatti, sostiene Stancanelli continuando con il paragone automobilistico, la " benzina" era stata fornita all'amministrazione Bianco. " Le contestazioni della Corte dei Conti nell'udienza di ieri- spiega - non sono inerenti al mutuo, ma all'inadempimento nei confronti del piano di riequilibrio fatto da noi e che il sindaco Bianco ha fatto poi proprio. Lo poteva cambiare, ma invece lo ha approvato dicendo che era contento. Il piano di Catania era stato quindi approvato e l'amministrazione Bianco ha ricevuto la benzina: ben 71 milioni senza interessi".

"Nel 2010 la Corte dei Conti - continua Stancanelli - ci chiese di rimodulare i mutui, ma io non ho fatto una conferenza stampa. Quando leggo alcuni comunicati dell'ufficio stampa del Comune, mi viene in mente l'Istituto Luce. Ad esempio quando leggo 'il sindaco Bianco dipinge una ringhiera', o 'il sindaco Bianco in tenuta da ciclista' o ancora ' impiantate 25 palme in piazza Stesicoro alla presenza di Bianco'. Ma perchè Bianco non è andato a replicare alla Corte dei conti?".

L'INTERVENTO DI BONACCORSI - Presente in conferenza stampa anche Roberto Bonaccorsi, assessore al bilancio durante l'amministrazione Stancanelli. "Io in questi tre anni non ho aperto bocca - afferma Bonaccorsi - e se non mi avessero tirato dentro in questa polemica oggi sarei da tutt'altra parte. Oggi sono qui perché l'etica istituzionale ha un valore e impone a chi amministra di farsi carico di tutto ciò che trova dal momento in cui si assume la responsabilità di governare. Il muro contro muro non serve alla città e il livello di un dibattito complesso non si può ridurre ad una slide. Catania ha problemi economici grandi che fanno di certo riferimento ad una storia lunga. Io l' ho detto più volte in consiglio comunale, - dice l'ex assessore- mi ero fatto carico di riclassificare i bilanci della città degli ultimi 20 anni per capire perché si era arrivati a quel punto e un'idea me la sono fatta. Catania ha avuto una propensione alla spesa che non era supportabile dai conti di bilancio. Per molti anni i problemi si sono risolti con i mutui e poi la situazione si è aggravata. Questa città riscuote troppo poco ma non se ne parla. Le entrate sono troppo basse e si rischia continuamente il dissesto e lì si deve operare con strategie precise".

 "Per la città io sono stato chiamato anche dall'attuale amministrazione - continua Bonaccorsi - e ho accettato di dare il mio aiuto perché Catania lo merita. Ho collaborato e continuerò a farlo se sarà necessario, ma non ci sto ad essere messo dalla parte dei cattivi. Non mi è piaciuto che sia stato detto che abbiamo consegnato una città allo sfascio. Non è rispettoso né veriterio per nessuno. Il piano di riequilibrio da noi varato è stato approvato dopo un enorme lavoro, la città era in difficoltà. Un mese dopo l'insediamento dell'amministrazione Bianco, nel luglio 2013, il docunento è stato verificato dal direttore scientifico dell'Ifel e dall'esperto al bilancio dell'assessorato della regione Sicilia. Il 9 agosto 2013  è poi stata approvata una norma che consentiva alle nuove amministrazioni, come quella di Enzo Bianco, di rimodulare entro 60 giorni il piano di riequilibrio, ma nessuno si è mosso, evidentemente perché i tecnici dell'Ifel avevano correttamente valutato quel documento sul quale la giunta Bianco non ha effettuato alcuna modifica, pur potendolo fare. Non hanno usufruito di una facoltà che la legge gli ha dato perché evidentemente il piano gli andava bene, E ora quel piano è un problema nostro? Loro hanno presentato a settembre memorie relative a quel documento e l'hanno difeso.Poi anche la Corte dei Conti l'ha approvato con tanto di relazione. La stessa Corte  oggi ha chiesto perché non sia stato attuato e messo in campo quel piano di riequlibrio, ma non l'ha considerato non idoneo. Si parla quindi chiaramente di inadempimento dell'amministrazione Bianco. Si riscontra anche una difficoltà di comunicazione tra Corte e macchina comunale, ci sono documenti che non sono stati consegnati che non sono arrivati".

"La Corte dei conti - ha concluso l'ex assessore al bilancio - ha anche detto che il disavanzo dei conti è aumentato nel 2014 e in quel periodo non c'eravamo certamente noi. In termini di cassa ha accentuato  il problema della riscossione, la capacità di riscuotere si è ulteriormente abbassata come vi dicevo prima. Quindi l'amministrazione Bianco non sta lavorando come dovrebbe ed è stato davvero scorretto tirare fuori numeri mortificanti e disomogenei, i problemi di Catania sono più complessi e dovrebbero essere affrontati con maggiore serietà".

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